Su Lo Sportsman critica l’Unire, ma fino ad ieri era un paladino di Panzironi. Bruno Vespa ci costa un milione di euro.

Su Lo Sportsman di oggi (giovedì), leggiamo un’intervista fiume al Presidente di una delle tre associazioni dei giudici, Riccardo Del Punta. Un’intervista dai contenuti spesso condivisibili, che affronta spesso con toni critici verso l’Unire il difficile momento della gestione tecnica delle corse. Peccato che il signor Del Punta sia lo stesso giudice che nel settembre 2004 annullò incomprensibilmente, dopo solo qualche minuto (mentre il tempo minimo per poterlo fare è di 30 minuti) la prima corsa di San Siro, che sarebbe dovuta partire con quindici minuti di ritardo per una protesta dell’Unagt annunciata da tempo. Una decisione errata, inspiegabile e per certi versi sospetta. Che nessuno dei giudici degli altri ippodromi, nella medesima situazione, aveva adottato, nonostante forti pressioni dall’alto. Il signor Del Punta è sempre stato un fedelissimo dell’Unire di Panzironi e, tra l’altro, nell’ottobre 2004 ha avuto la soddisfazione di veder punito dalla disciplinare un driver, che lo aveva contestato a mezzo stampa, ma nel lontanissimo 2001. Ora, evidentemente il signor Del Punta ha cambiato idea su questa Unire e si prepara a saltare sul carro dei nuovi “probabili vincitori”. Un altro uomo buono per tutte le stagioni, che non vorremmo più vedere in futuro.
Su un altro giornale che si occupa di finanza, leggiamo un articolo molto interessante, che riguarda la preziosa collaborazione di Bruno Vespa con l’Unire. Il popolare giornalista di Porta a Porta avrebbe stipulato un contrattino da un milione di euro con l’Unire per i dieci inutili talk show sull’ippica, trasmessi su Unire Tv e sul canale satellitare Snai Sat. Programmi che nelle intenzioni avrebbero dovuto essere divulgativi, ma che su un canale tematico come quello di Snai non hanno utilità e significato. Soltanto un pretesto per buttare via altri soldi e, magari, per qualcuno, pavoneggiarsi con gli amici del bar per essere stato ospite assieme a qualche inquietante velina, che non ha mai visto un cavallo in vita sua.
G.R.