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Unagt : Tg Comitato 3.4.06: Le nuove scommesse, la frittata dei Monopoli e di Panzironi
Inviato da unagt il 3/4/2006 21:47:02 (679 letture)

Se il quinté paga meno del quarté a parità di vincitori, qualcosa non funziona. Il quarté record di San Siro frutto di una grave scorrettezza in pista. Cazzaniga domani picchia duro sul Giornale.

                              



Il 31 marzo a San Siro i promotori delle nuove scommesse, quelle che starebbero rilanciando l'ippica, hanno gioito per la quota record di euro 278.918 andati all'unico quartè vincente che si è aggiudicato tutto il montepremi. Nessuno ha invece centrato il quintè e voi, cari lettori, ora vi chiederete: chissà quanto avrebbe vinto l'unico quintè? Ve lo diciamo noi. Avrebbe vinto 260.078 euro, meno del quartè perché il suo montepremi era inferiore. Possibile? Eccome e proprio questo evento trionfale conferma la frittata fatta da Monopoli e Unire con l'appoggio degli assuntori che non hanno minimamente pensato ai “dettagli”, mirando solo sulle lucrose percentuali. Quindi tutto da rifare, ma siamo certi che nessuno metterà mano a questo regolamento assurdo. Appare ovvia la necessità di riformare quintè, quartè e tris, riunendoli magari in una sola scommessa poco costosa (e ciò si otterrebbe abbassando l'unità a pochi centesimi) e omnicomprensiva, quindi con un montepremi unico. Lo scommettitore giocherebbe il quintè con la possibilità di centrare come quota consolatoria quartè e tris. E comunque solo partendo da questo principio (si possono elaborare jackpot o quant'altro) si può costruire una scommessa nuova e veramente popolare, ma in certi palazzi romani le soluzioni di buon senso vengono rifiutate a priori.
Qualcuno ora potrebbe dire che il driver che il 31 marzo a San Siro ha danneggiato gravemente il favorito e provocato la rottura di altri cavalli sia stato “ingaggiato” per provocare una vincita record. Scherziamo naturalmente. Ma arriviamo a questo paradosso per far capire come la quota super di San Siro sia purtroppo il frutto di un evento casuale e spiacevole. Le corse sono sempre più brutte e meno qualitative, una riforma tecnica della tris sarà un obbligo per la prossima Unire, magari assieme a quella delle scommesse.

Tino Cazzaniga, ex presidente Anact, annuncia i fuochi artificiali sul "Giornale" e più precisamente un attacco ai vertici dell'Unagt, e non solo. Siamo sempre più convinti di aver colpito nel segno, appoggiando la candidatura Brischetto alle recenti elezioni degli Allevatori. Caro Tino, cosa non si fa per un attimo di gloria, e noi te la concediamo anche in anticipo.

G.R.

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