Intervista a Lo Sportsman: il ministro non dice la verità, ma il giornale delle veline lo promuove lo stesso.

Su Lo Sportsman di oggi leggiamo un'intervista a Gianni Alemanno, che sembra descrivere l’ippica di un altro paese, dove le corse sono bellissime, le scommesse volano e tutti sono contenti. Guarda caso l’ippica descritta anche dal segretario dell’Unire Franco Panzironi.
Alemanno non sembra rendersi conto che la sua Unire ha ridotto alla fame 65 mila operatori, che non riescono ad arrivare a fina mese. E ha perseguito una politica favorevole solo agli interessi delle agenzie ippiche e non ai suoi fini istituzionali che avrebbero come scopo indefettibile la promozione della cultura del cavallo italiano. Non è vero che è stato recuperato il controllo del montepremi, che per il 2006 rischia di non raggiungere nemmeno i livelli del 2005 (-16,81 rispetto al 2004) e che non è stato ancora comunicato, come conferma anche Panzironi con propria determinazione (clicca qui) del 30 novembre scorso e nel bilancio di previsione 2006, in cui si stima (clicca qui) solo in un + 3% il prelievo rispetto al 2005, che ha registrato un meno 5,41% rispetto al 2004, mentre le previsioni davano per scontato un + 4%. Non è vero che Alemanno e Panzironi hanno puntato sulla qualità.Lo scorso anno, 156 matineè (corse per brocchi) hanno sostituito 146 convegni ordinari e la circolare programmazione 2006 prevede un massimo di 8 corse nei convegni differenziati, anziché di 6. Non è vero che le nuovo scommesse permetteranno di rilanciare il settore. Il movimento 2006 di quest’ultima settimana è in discesa, le due tris sommate non hanno mai superato i due milioni di euro. Anche quartè e quintè hanno registrato una forte flessione. Il movimento globale (scommesse vecchie e nuove) registra (clicca qui) un + 7,06 rispetto al 2005 e un + 2,41 se paragonato al 2004. Oltre alle quote alte vincenti sono necessarie le belle corse, che non si possono confezionare solo con gli slogan. L’attuale procedura di confezione della tris è la più scadente degli ultimi anni e non solo dal punto di vista tecnico, ma anche della trasparenza. Non è vero che negli ultimi tre anni l’Unire ha riportato l’attenzione sulla centralità del cavallo. Semmai è accaduto esattamente l’opposto, con una costante virtualizzazione di tutto ciò che riguarda il cavallo e tutto il mondo che gli ruota intorno. Questa Unire, caro ministro Alemanno, verrà ricordata come il punto più basso del collegamento tra la base e i vertici politici e sportivi. Una sola cosa cresce: le spese, che tolgono ulteriori risorse al settore, soprattutto al montepremi, dai bandi milionari per il lavoro interinale al personale che continua ad aumentare (clicca qui) (da 197 a 260 unità), mentre l’efficienza continua a diminuire.
Vogliamo infine ricordare all’autore dell’intervista, Luigi Colombo, una parte del colloquio con la presidenza dell’Unagt, nel quale era sembrato sensibile alla necessità di un controllo, doveroso per un giornalista, delle cifre e delle dichiarazioni fatte dalle persone che vengono intervistate. Anche in questo caso solo parole. Il signor Colombo riporta (senza un rigo di commento) la tesi di Alemanno secondo la quale il movimento tris con quartè e quintè è cresciuto del 25%, che però non è stato strumentalmente inserito nell’ambito dell’andamento globale delle scommesse, ben al di sotto delle aspettative.
G.R.