Differenziare prime e seconde analisi. Giuseppe Botti parte in retromarcia.

Mauro Baroncini
Il principio del controllo antidoping è indiscutibile. Ma altrettanto indiscutibile è la pratica di metodologie arbitrarie ed assolute, estranee a criteri concordati, che possono provocare effetti peggiori del problema che si affronta. Si tratta infatti di individuare parametri assoluti (legati anche alla capacità analitica dei laboratori di tossicologia preposti e alle modalità di prelievo) che siano vicini alla certezza (diversamente da quanto purtroppo sta accadendo per i controlli sui cavalli), da predisporsi secondo la disciplina normativa dalle autorità a ciò preposte e non certo sulla base di regole autonome e imposte come quelli praticate dall’Unire. Non è certo con risposte autoritarie e rifiutando la concertazione che si possono restituire trasparenza e chiarezza a un componente fondamentale per il rilancio dell’ippica quale il doping. Unagt e Anagt, facendo propri i suggerimenti di Mauro Baroncini, espressi su Lo Sportsman, hanno diffuso il seguente comunicato.
“In merito alla “Precisazioni dell’Unire”, pubblicata su Lo Sportsman del 18 marzo 2006, le categorie degli allenatori e guidatori trotto , Unagt e Anagt, esprimono quanto meno perplessità per due motivi:
1. Dei diversi temi trattati nell’articolo firmato da Andrea Negri, al quale si riferisce la risposta dell’Unire, viene preso in considerazione solo quello del doping.
2. La proposta delle seconde analisi , da effettuarsi in un altro laboratorio, al fine di avere un termine di paragone con le prime, non solo non viene considerata, bensì viene tacitata, con una spiegazione che non riteniamo corretta, né sotto il profilo formale, né sotto quello giuridico.
Intendiamo ribadire la necessità di eseguire le seconde analisi in un laboratorio diverso da quello normalmente indicato e che il veterinario presente nella commissione scientifica per conto delle categorie debba essere presente anche al regolare svolgimento delle analisi, creando un canale di comunicazione unilaterale.
Tutto questo viene proposto non per aggirare eventuali approfonditi controlli, bensì per avere un quadro chiaro della situazione su come muoverci, onde evitare positività “innocenti” che non fanno bene in primo luogo a noi operatori, ma nemmeno all’immagine dei un’ippica, ci sembra, fin troppo bistrattata.
Riassumendo, chiediamo maggiore collaborazione e maggior chiarezza tra le parti, nell’interesse comune di voler rilanciare un’ippica che ha ancora tanto da dire e da fare.
A piene mani sì, quelle che lavorano quotidiniamente, per fare in modo che le tribune si possano riempire come nei tempi trascorsi”.
In un’intervista pubblicata da La Gazzetta dello Sport in data odierna (venerdì), Giuseppe Botti, neo presidente Unag, afferma che le categorie troppo spesso sono state accusate di andare all’Unire a chiedere, senza avere “fra le mani un progetto”. Gli consigliamo di consultare il Bignami. Un presidente di un’associazione di categoria ha il dovere d’informarsi e verificare la correttezza delle sue dichiarazioni. L’Intercategoriale ha da tempo elaborato un progetto a medio termine di risanamento e di rilancio del settore (clicca qui), lo ha presentato in numerose conferenze stampe e proposto ripetutamente ai vertici dell’Ente. Al contrario di questa Unire, che continua a parlare solo con slogan. Mai un progetto nero su bianco, mai cifre che giustifichino le scelte politiche ed economiche che fanno acqua da tutte le parti, compreso il settore della giustizia sportiva che registra clamorosi scandali gestiti con approssimazione. Forse Panzironi ci ha tenuto sempre fuori dalla porta perché il nostro progetto è contrario al suo obiettivo di smantellamento del settore. Altro che alibi !! L’alibi dell’Unire è strumentale solo ai fini del suo obiettivo, preannunciato dl segretario generale, di smantellamento del settore. Rinnoviamo a Botti gli auguri di buon lavoro, ma attenzione, perchè rischia di diventare l’ennesimo generale senza esercito, steso a pelle d’orso nell’ufficio di terminator Panzironi.
G.R.