Il ministro elogia la tris con cifre a caso. Il direttore dello Sportsman ci ha contattati. Cazzaniga vuole rientrare dalla porta di servizio.

Dio esiste. Nel giorno in cui l’Unire combina l’ennesimo disastro tecnico ed è costretta a cambiare in corsa, a 24 ore dalla disputa, l’abbinamento della tris ad una prova di Capannelle, Lo Sportsman pubblica a tutta pagina l’esaltazione della tris nientemeno che da parte del ministro Alemanno. Nello stesso tempo, dopo la surreale intervista al mitico ragionier Panzironi, continua nel suo atteggiamento strumentale verso i dati relativi all’andamento delle scommesse. Di seguito il comunicato diffuso in proposito dall’Intercategoriale (Unagt – Fipt).
“Il ministro Alemanno afferma, in un’intervista a Lo Sportsman in data odierna (martedì), che l’ippica può guardare al futuro con speranza, grazie alle nuove scommesse. Convinzione scaturita solo da un paragone strumentale tra i dati di una settimana dello scorso mese di settembre e quella conclusasi il 19 febbraio us. Ci permettiamo, sommessamente, di suggerire, per la prossima volta, di paragonare una giornata del 2006 con un’altra di sciopero del 2005, così l’aumento del movimento tris non sarà del 70%, ma del 100%. Mipaf ed Unire continuano purtroppo nella loro politica delle menzogne, dei personalismi, della poca trasparenza, che hanno caratterizzato la conduzione dell’ippica in questi ultimi tre anni, al completo servizio dei concessionari delle scommesse. Solo parole e autoincensazioni. Le scommesse, purtroppo non volano. Secondo il bilancio di previsione, nel 2005 dovevano aumentare del 4% e invece sono calate di oltre il 5%. Ora vanno meglio, è vero, ma il + 7% abbondante di questi primi mesi del 2006, rispetto al 2005 (una tris nel mese di marzo 2005 non fu disputata per sciopero), è molto inferiore alla stima di quanto veramente serve. Rispetto ai primi mesi del 2004, siamo addirittura a -1,48% per le ordinarie (comprensive per il 2006 di Vincente ed Accoppiata nazionali), + 1,45% per il movimento globale, ordinarie più tris, quartè e quintè. Tanto è vero che, nonostante il nuovo paradiso del gioco, il signor Panzironi non ha ancora comunicato il montepremi del 2006. E l’Unire continua a pagare i premi al traguardo con notevole ritardo, creando disagi e difficoltà alle categorie ippiche, che debbono saldare fornitori e versare i contributi dei dipendenti entro il 16 di ogni mese. Un tema che investe tutta l’ippica e che, vista la costanza dei ritardi, ha indotto le categorie pugliesi a presentare un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto nei confronti di chiunque risulti responsabile di tale condotta. Visto lo stato in cui versa, l’ippica ha, “purtroppo”, bisogno di certezze e non dei soliti slogan che risultano addirittura provocatori”.
E sempre a proposito de Lo Sportsman, questo pomeriggio il direttore Luigi Colombo si è messo in contatto con la presidenza dell’Unagt, difendendo il proprio spessore morale a proposito dell’editoriale - intervista a Panzironi. Qui nessuno mette in discussione lo spessore morale del direttore dello Sportsman. Ma non si può fare a meno di ribadire la profonda critica nei confronti dei contenuti che non rispecchiano assolutamente la realtà. Panzironi e l’Unire non hanno sistemato i conti, le scommesse non stanno decollando e quindi le affermazioni di Panzironi lunedì ed Alemanno oggi o sono state accettate strumentalmente o non state verificate con le cifre reali alla mano. In ogni caso un grosso errore.
Il Presidente PTL (Proprietari Trotto Lombardia) Giammaria Pizzaballa ci fa sapere che la sua associazione è stata letteralmente cacciata dai locali che occupava all’ippodromo di S. Siro. Il motivo di questo gesto è la fuoriuscita di gran parte dei proprietari dall’Upt per confluire nell’Intercategoriale, che si oppone all’Unire. Lasciare a questi proprietari dei locali di S. Siro, devono aver pensato alla Trenno, sarebbe stato uno sgarro all’amico Panzironi. Certo che siamo caduti veramente in basso. Tino Cazzaniga, intanto, ha fatto ancora peggio. Pochi giorni dopo aver perso la sua amata poltrona di presidente Anact, si è nuovamente iscritto all’Upt. Siamo pronti a scommettere che stia già pensando di rientrare nel grande giro come presidente di una associazione che, se le cose vanno avanti così, quando fra un anno ci saranno le elezioni, sarà formata da quattro gatti e il suo presidente sarà l’ennesimo generale senza esercito.
G.R.