Trasparenza, dialogo e qualità i cardini del rilancio. Cazzaniga si proclama presidente dell'Unire.

Nel convegno di oggi (giovedì) a Montecatini i Ds hanno illustrato il loro progetto dell’ippica, nel caso dovessero vincere le prossime elezioni. Il progetto presentato è nella sua prima parte una denuncia delle gravi inadempienze dell’attuale Unire. Inadempienze sotto ogni profilo: tecnico, amministrativo e soprattutto morale. La questione morale è forse il vero cancro che ha intaccato le fondamenta dell’Ente e provocato una crisi quasi irreversibile. Mancanza di un disegno, commissariamento del commissario con un segretario, troppe macchine blu, mancanza di competenza a livello tecnico, giuridico, disciplinare ed amministrativo, finanziamenti a pioggia basati sul clientelismo.
Per non parlare di esempi clamorosi come l’appoggio ad associazioni i cui vertici hanno come primarie attività degli strani traffici con la Francia.
Secondo i Ds la ricetta per il riassetto ed il rilancio del settore è basata su un progetto magari rigoroso, ma chiaro. Nessun proclama, ma è il montepremi la principale voce del bilancio. Montepremi che per l’anno in corso non è stato ancora ufficializzato. Un montepremi vero e garantito da un piano derivante dalla concertazione tra l’Ente, tutte le categorie e le organizzazioni sindacali.
Un piano a media scadenza, basato su trasparenza, dialogo e qualità.
Qualche giorno fa a Cesena parlando con degli operatori ippici Tino Cazzaniga ha rivelato che sarà il prossimo presidente dell’Unire.
Glielo avrebbe promesso la dirigenza dei Ds. E’ un grande ottimista il presidente degli allevatori, ma noi gli consigliamo di guardare indietro piuttosto che avanti, visto che tra non molto, probabilmente, perderà la piccola poltrona su cui adesso siede.
G.R.