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Unagt : TG Comitato 5.2.06: l’Unire si ricorda sempre degli amici
Inviato da unagt il 5/2/2006 21:20:55 (851 letture)

 Corsie preferenziali per chi si sdraia a pelle d’orso. Rivaldo (ex Grufoso) la pietra dello scandalo.

                      



Ricorderete, cari lettori lo scandalo della corsa di Taranto (era il mese di novembre) che venne interrotta e ripetuta al termine del convegno, con una nuova dichiarazione dei partenti e con assegnazione di nuovi numeri ai cavalli, in palese contrasto con il regolamento. In quell’occasione era presidente di giuria il signor Alessandro Lazzaro, lo stesso che aveva anche sanzionato con due pesi e due misure la stessa infrazione (ruotata in dirittura) in una stessa corsa, il Lotteria del 2004 (punito Bellei) e del 2005 (punito Tranchina).  Dopo il clamoroso errore di Taranto, l’Unire si affrettò a difendere il suo protetto, naturalmente a parole perché i fatti imponevano una sanzione al povero signor Lazzaro. E la prova che tutto questo è vero, e che a Taranto ci fu una scorrettezza gravissima, è la circolare emanata dall’Unire il 23 dicembre (e cioè dopo la corsa di Taranto) nella quale si prevede anche (sempre in antitesi con il vigente regolamento delle scommesse, decreto interministeriale 25.10.2004) il rifacimento dei partenti di una corsa interrotta. Caro Panzironi, se Lazzaro a Taranto ha agito nella legalità, perché l’Unire ha sentito il bisogno di emanare quella circolare?. Circolare che è stata firmata dal signor Claudio Lorenzini, anch’egli sdraiato a pelle d’oro assieme a Lazzaro nell’Ufficio del Pallottoliere. E i conti torneranno perfettamente se, come si mormora, l’Unire si è inventata un concorso per assumere in pianta stabile un dirigente laureato in agronomia, forse per creare una corsia preferenziale proprio per il signor Claudio Lorenzini, e lasciare libero un posto per un dirigente esterno, che verrebbe preso, forse, dal signor Alessandro Lazzaro. Ma guarda che coincidenza.

La Gazzetta dello Sport è uno dei pochi giornali ancora imparziali, che non risparmia critiche (meritatissime) all’Unire. E infatti oggi sulla Gazzetta è stato messo in evidenza che a Roma ha corso il cavallo Rivaldo, in una corsa che aveva vinto l’anno passato quando si chiamava Grufoso. Uno scandalo (evidente caso di falsa designazione) incredibilmente non sanzionato dall’Unire, che ha pagato ben 51.000 euro di premi per la carriera di Grufoso, che a norma di legge meritava la cancellazione. E la beffa finale, come ci spiega la Gazzetta, è per il povero allevatore di Rivaldo. L’Unire non gli ha pagato i premi sulle corse di Grufoso, sostenendo in pratica che allora si trattava di un altro cavallo. L’Intercategoriale ha già sporto denuncia sul fatto, speriamo che prima o poi qualcuno metta mano alla pratica.

G.R.

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