L’Unire deve usare il Fondo di sostegno e garantirne il rinnovo. La strana idea per le portature in pista del galoppo. 36 euro è la quota della penosa tris di San Siro.

Domani all’Unire incontro tra rappresentanti di Unagt, Anagt e Cgil, Cisl, Uil per il rinnovo del contratto di lavoro per gli artieri del trotto scaduto da quattro anni. Sul piatto soprattutto l’esigenza di eliminare (almeno arginare) il lavoro irregolare e proprio per questo motivo si chiede all’Unire anche una partecipazione a stabilizzare nel tempo il Fondo per il sostegno al reddito degli artieri (clicca qui). L’esigenza di regolarizzare i lavoratori in base ai contratti collettivi del settore costituisce il contenuto del 7° punto della piattaforma su cui si è basato il recente sciopero delle categorie. E, considerato anche l’attuale momento di crisi, la possibilità di alleggerire i carichi contributivi diventa una premessa indispensabile per portare a buon fine l’accordo . L’attuale fondo è destinato ad estinguersi entro il 2010 ed è dovere dell’Unire farsi garante della sua continuità nel tempo, assumendosi l’impegno di far mantenere in vita dal Mipaf il decreto interministeriale n. 405, valido per il periodo 1997/2010, per altrettanti anni. Una buona occasione di far seguire i fatti alle solite parole.
Il galoppo è in subbuglio sul fronte sindacale. Il motivo del contendere sono le portature in pista dei cavalli, che vengono effettuate da lavoratori ingaggiati sulla basi di accordi sindacali a suo tempo stipulati a gettone per questa prestazione con coperture assicurative contro gli infortuni, in linea con i parametri Inail. Ora succede che, in aperto contrasto con il contratto nazionale di lavoro, l’Unag (allenatori galoppo, presidente Bruno Grizzetti) abbia deciso (i soliti maligni dicono su suggerimento Unire, ma noi rifiutiamo di crederci) l’utilizzo del lavoro interinale (ora “somministrato”) per le portature in pista, non verificando quanto tale scelta sia compatibile con le norme contrattuali che regolano tali rapporti di lavoro. Pertanto sponsorizzare a priori tale forme di rapporto di lavoro suscita qualche sospetto, rispetto a interessi che al momento non riusciamo ad individuare. Il solerte presidente Unag sembra avere anche individuato con grande precisione l’agenzia cui rivolgersi, che si chiama “Obiettivo lavoro” e che fornirebbe il materiale umano poi affittato dagli allenatori per le portature in pista. A prescindere dall’irregolarità di tutto ciò, voci indiscrete sostengono anche che sia stata scelta proprio quella agenzia (che relativamente a tale fornitura percepisce un aggio previsto dalla legge) perché conosciuta dal palazzo romano. Noi naturalmente non crediamo che l’Unag possa arrivare a tanto. Eventualmente si tratterebbe solo di una fortunata coincidenza.
Vi avevano già annunciato la penosa proposizione e la penosa confezione della tris di San Siro col sorteggio dei numeri che ha avvantaggiato clamorosamente alcuni cavalli e ne ha massacrati degli altri. E infatti i primi quattro cavalli più giocati sono arrivati davanti a tutti con 30 metri di vantaggio e la quota della tris… udite, udite, è stata di 36,86 euro. Aspettiamo il commento entusiastico dei cervelloni dell’Unire, magari ci diranno che almeno così hanno vinto in molti.
G.R.