La tris straordinaria era quasi un matineè. Taranto chiude le scuderie ai parenti di primo grado dei proprietari e l’Unire non interviene. I cavalli over 10 anni, due pesi e due misure. Gabriele Baldi a Napoli……Che coraggio.

La proposizione della tris straordinaria di oggi a Napoli sono i fatti dell’Unire, che si contrappongono clamorosamente agli slogan. Ci dicono “meno cavalli, ma corse più belle”, ma poi concepiscono una mortificante corsa tris straordinaria, nata come evento particolare legato ad avvenimenti importanti. A Napoli la tris della domenica è stata abbinata a una corsa condizionata per cavalli di 4 anni , non vincitori di euro 10.000,00 nella carriera, non vincitori di euro 2.500,00 nei 2 mesi precedenti la corsa , che abbiano vinto 1 primo premio nei 12 mesi precedenti la corsa . Le corse differenziate (matineè) per 4 anni richiamano 8.300 euro in carriera e 1850 nel bimestre. Siamo molto vicini al livello peggiore che si possa concepire. E poi ci lamentiamo se le scommesse non vanno bene.
Diversi episodi indicano anche una grave questione morale, il fatto che ciascuno opera per proprio conto senza il minimo timore di essere controllato. A Taranto, da domani, non potranno entrare i familiari di primo grado dei proprietari nelle scuderie, contrariamente a quanto prevede le disposizioni Unire in materia di accesso alle scuderie e in particolare le circolari 21/94 e 19/96 dell’ex Ente Tecnico, a loro volta riassunte nella delibera commissariale 0053180/SOU/U del 6 agosto 2002. Anarchia sì, ma sempre verso una sola direzione, la costante parabola discendente che questa volta si traduce con un atto intimidatorio verso la categoria dei proprietari (e anche degli allenatori guidatori in gran parte proprietari) . Infatti i vertici dell’Area Trotto si sono guardati bene dal prendere un provvedimento nei confronti di una misura restrittiva non prevista dalle norme vigenti e tutto ciò nonostante un sollecito scritto dell’Unagt (4 gennaio) che chiedeva un intervento e una presa di posizione delle istituzioni.
D’altra parte le condizioni dell’Area tecnica del nostro Ente sono quantomeno preoccupanti. L’ultima sarebbe divertente se non riguardasse il nostro lavoro. Dal primo gennaio 2006 non possono più correre i maschi nati nel 1995 per effetto della circolare n. 1 del 10 marzo 2005 che recita “ sono esclusi e non qualificati dal partecipare a corse…d) i maschi indigeni ed i castroni esteri di età superiore ai 10 anni; ad eccezione dei maschi indigeni nati nel 2004 che al 31 dicembre 2004 si trovavano in categoria D o superiore . Questi cavalli potranno correre fino al 31 dicembre 2007 nelle categorie D o superiore”. Quindi i cavalli con le U (quelli nati nel 1994) potranno correre sino a 13 anni, mentre quelli con la “V” nati nel 1995 devono smettere. Una discriminazione incomprensibile e soprattutto una scelta discutibile visto che i cavalli più difficili da trovare sono ovviamente proprio quelli di categoria medio alta che danno vita alle corse tecnicamente più interessanti e più stimolanti per lo scommettitore. E proprio in funzione di questa esigenza era entrata in vigore la deroga per i cavalli di 10 anni e oltre, ma ora questo non accadrà e ben presto altre differenziate ci invaderanno e diventeranno sempre più frequenti i cavalli fantasma dichiarati partenti per raggiungere il numero minimo necessario e poi ritirati sul campo.
Domani Il Presidente Anagt Gabriele Baldi andrà a Napoli per rimettere insieme i cocci della sua associazione (Anagt) che proprio in Campania, per merito del Vicepresidente Antonio Luongo, lo aveva abbandonato ai suoi giochetti di potere appoggiando l’astensione dalla dichiarazione dei partenti. Sarebbe interessante sapere come intende giustificare il suo distacco da un’azione di protesta che solo nella sua Firenze non è stata effettuata. Un atteggiamento deprecabile, seguito dall’imbarazzante sua presenza all’incontro convocato dal segretario Panzironi per un’azione dalla quale si era dichiarato estraneo. Ci vuole tanto coraggio per arrivare a tanto. Oppure qualcos’altro…che con il coraggio non ha nulla a che vedere.
G.R.