L’Unire continua ad essere sorda agli appelli delle categorie e gli animi tendono a riscaldarsi.
Si accentua la tensione all’interno dell’Anagt, l’associazione troppo accondiscendente alla politica di smantellamento dell’ippica attuata dall’Unire di Franco Panzironi. In un pesantissimo comunicato congiunto Unagt (Presidente Giuseppe Palomba) e Anagt Campania (Presidente Antonio Luongo, anche Vicepresidente nazionale) lamentano “che l’intera categoria degli allenatori – guidatori ha proclamato lo sciopero contro la gestione del segretario generale dell’Unire sig. Franco Panzironi, che ha portato l’ippica al punto più basso della sua storia e che rischia di farla scomparire del tutto con le sue decisioni tese solo alla sistemazione dei portaborse ministeriali a spese delle categorie che producono”. Proseguono affermando che solo “ il Presidente Anagt Gabriele Baldi , contro la volontà dei suoi quattrocento iscritti, è riuscito a raccogliere intorno a sé circa 30 guidatori (come i denari di Giuda) per dar vita ad un convegno a Firenze. Che per ragioni misteriose Gabriele Baldi fosse schiavo di Panzironi, lo si sapeva da tempo: il suo comportamento contro i suoi stessi iscritti lo qualifica definitivamente coprendolo di vergogna . Con lui dovrà vergognarsi” – continua -, “purtroppo, anche Giancarlo Baldi , un grande guidatore per il quale l’anno scorso le categorie si sono battute per fargli rinnovare la licenza scaduta per limiti d’età”. Deferito – aggiungiamo - dal Presidente Unagt, insieme a suo figlio Lorenzo al collegio dei Probi viri per l’espulsione dall’associazione. E’ la seconda volta che lasciano in mezzo alla strada ( in occasione di astensioni dai partenti) i loro colleghi e questo non è giusto. “ Di fronte ad uno sciopero di oltre mille guidatori – proseguono Luongo e Palomba - , che si può pensare di quel gruppetto che a Firenze obbedisce agli ordini di Gabriele Baldi, ormai scoperto e vergognoso sostenitore (disinteressato?) della politica di Panzironi?”. Parole pesanti come macigni. Panzironi dovrà usare l’arma della mediazione, buon senso e la ragione per ristabilire gli equilibri e placare gli animi. Altrimenti si rischia l’anarchia totale. G.R.