Lo sciopero contro l’Unire  va avanti. Scommesse 2005 in picchiata. Ingresso alle scuderie vietato ai parenti primo grado: dov’è scritto?

Domani mattina (lunedì)  è prevista la dichiarazione dei partenti per mercoledì 4 gennaio, la giornata in cui dovrebbe partire la partenza compatta dello sciopero del trotto contro la disastrosa gestione dell’Unire di Franco Panzironi, che ha condotto il settore molto vicino alla morte. Dopo gli anticipi di sciopero messi in atto dai guidatori campani con l’appoggio dei proprietari, è probabile che tutta l’attività del trotto per il 4 gennaio si fermerà. Intanto è stata annullata la tris del 4 prevista a Firenze. E il fronte della protesta dopo lo strappo dei guidatori campani dell’Anagt e dell’Unagt guidati, rispettivamente, da Antonio Luongo  e da Giuseppe Palomba, sta compattandosi contro il Palazzo e le sua scellerata politica. Oggi dunque sapremo se i  guidatori e una gran parte dei proprietari saranno in grado di infliggere un colpo durissimo all’Unire, i cui vertici continuano a non capire la fondamentale importanza di un tavolo comune per il rilancio del settore. E fino a quando ciò non accadrà l’ippica non potrà avere un futuro.

I disastri dell’Unire del ragioniere sono esaltati dai numeri. Il 2005 si chiude con un -4,86% per le scommesse ordinarie, nonostante il tanto decantato lancio di vincente e accoppiata nazionale sulla tris, che si sono rivelati un fiasco. La tris segna un tremendo -7,56 % nonostante oltre 40 tris in più rispetto al 2004. Più di 23 milioni di prelievo in meno. Attendiamo terrorizzati  la seconda tris giornaliera ormai in partenza assieme a quartè e quintè. Purtroppo non basta lanciare sul mercato nuove scommesse a caso per ottenere dei progressi. Il sistema è molto delicato e necessità di attenti equilibri fra le varie tipologie di poste e i prelievi che vengono effettuati, ma tutta questa materia sembra assolutamente sconosciuta a chi si occupa del varo di nuovi giochi, la miopia di questi signori è imbarazzante.

La chicca finale arriva da alcuni ippodromi, dove di punto in bianco è stata cambiata la normativa che  regola l’ingresso alle scuderie. Da oggi non potrebbero entrare i parenti di primo grado dei proprietari con tessere regolarmente vidimate dalla società. E tutto senza alcuna normativa e senza che l’Unire l’abbia anticipato. E sono in arrivo rinnovo dei colori vincolato ad un reddito minimo (non quantificato) del richiedente e a un numero minimo di cavalli posseduti. La deregulation è completa, anzi sta diventando una regola.

G.R.