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Unagt : Tg Comitato 18.12.05: Unag e Anagt finalmente unite per salvare l’ippica.
Inviato da unagt il 18/12/2005 20:14:15 (792 letture)

Un documento comune denuncia i disastri dell'Ente. Primo passo verso un nuovo grande fronte.



Dalla Campania un evento quasi storico, per la categoria dei guidatori e, forse, per l'intero settore. I guidatori di Unagt e Anagt, le due associazioni di categorie nettamente divise a livello nazionale da due linee politiche opposte, hanno firmato un documento comune, una dettagliata denuncia di tutte le cose che non sono andate e che non vanno in questa ippica gestita da Franco Panzironi: il  montepremi, il calendario e l'emorragia di convegno ordinari sostituiti dai differenziati, la qualità delle corse difesa solo a parole dall'Unire, i conti drammatici dovuti ai vantaggi garantiti agli assuntori del gioco, il volume delle scommesse in continuo calo, i problemi legati all'antidoping e quelli relativi al modo originale con cui l'Unire concepisce  la disciplina sportiva e il  lotta al lavoro nero. Per fortuna, il funzionamento della materia grigia è ancora un fenomeno trasversale e la Campania lancia un allarme, ma propone anche una prima reazione unitaria. Questo deve essere solo il primo passo, Panzironi e i generali senza esercito meritano solo terra bruciata intorno a loro e non stanno facendo nulla per evitare che ciò avvenga. E' un'occasione da non perdere, i guidatori sembrano averlo capito.

Riportiamo il documento siglato dai Presidenti Unagt e Anagt (Giuseppe Palomba ed Antonio Luongo) Campania.

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 Le sottoscritte associazioni dei proprietari e degli allenatori  guidatori evidenziano:

1.      Il montepremi ordinario  2005 è diminuito  non del 9% come più volte affermato dai vertici Unire, non del 12,73% come da bilancio preventivo 2005, ma del 16,81% per effetto delle determinazione n. 3280 del 24.6.2005 del segretario generale Unire, con differenza in termini assoluti rispetto all’anno 2004 di meno 46,106 milioni di euro;

2.        Il montepremi continua ad essere considerato una voce residuale e non stabile del bilancio contrariamente a quanto prevede la legge. Basti pensare:

-                     all'importo del Premio aggiunto che, come comunicato dall’Area Trotto " potrà essere ridotto in proporzione al totale degli aventi  diritto al premio e allo stanziamento previsto";

-                     alle circolari inviate dall'Unire in questi giorni alle società di corse, con cui si comunica il calendario 2006, ma non si specifica lo stanziamento a premi oggetto di appositi provvedimenti che saranno comunicati successivamente”. Se il montepremi 2006 deve rimanere invariato rispetto al 2005, come afferma Panzironi, che senso ha non comunicarlo subito?;

3.        Nel 2005 sono stati tagliati senza preavviso e discrezionalmente 157 convegni ordinari, sostituiti da 156 matineè e nel 2006 diminuiranno altre 58 giornate in base a criteri di redditività delle corse inattendibili;

4.        Il movimento del gioco, nonostante l'introduzione della nuova scommessa Masini  (vincente ed accoppiata in ordine) nelle ricevitorie, segna, al 15 dicembre 2005, un meno 4, 86% per le scommesse ordinarie e un meno 7,81% per la tris. Per un minore prelievo rispetto al bilancio di previsione 2005 di oltre 30 milioni di euro;

5.        Troppe corse, troppi cavalli, troppi sprechi, il leit motiv d’attacco della conferenza stampa di fine anno di Franco Panzironi. Meno cavalli, meno corse, meno proprietari, ma più spese per la gestione dell’Unire, aggiungiamo noi,  passate dagli 82 milioni di euro del 2003 a oltre 105 milioni del 2005;

6.        Il famoso ammanco di 750 miliardi del bilancio Unire (citato da Panzironi) è costituito dalle minori entrate causate soprattutto dal mancato pagamento di minimi garantiti (poi in parte condonati) da parte delle agenzie ippiche. Si tratta insomma di crediti non riscossi per circa 341 milioni di euro dovuti e non pagati dalle agenzie ippiche. Soldi che per legge (dpr 169/98, art. n. 12) dovevano essere destinati a montepremi e in base ai quali gli operatori ippici avevano programmato i propri investimenti;

7.        E’ necessario un controllo antidoping trasparente legato a parametri assoluti, che siano vicini alla certezza, diversamente da quanto purtroppo sta accadendo, collegati anche alla capacità analitica dei laboratori di tossicologia preposti e alle modalità di prelievo;

8.        Per il segretario generale le società di corse sono obbligate a controllare che tutti i lavoratori si trovino in regola con le norme vigenti sul lavoro. In altre parole pretende che le direzioni degli ippodromi si sostituiscano alle strutture ispettive per il controllo dei lavoratori ai dipendenti di terzi. Come e con quali poteri? Come giustificare l’attribuzione di compiti che la legge non dà, anzi proibisce, alle società di corse? Come la mettiamo con la libertà dei rapporti, con la privacy, con l’iniziativa economica privata?

In aggiunta a quanto sopra ora l’Unire vuole eliminare anche le indennità tris e, quindi, attuare un’ulteriore diminuzione del montepremi. E tutto questo senza consultare (nonostante le ripetute richieste di convocazione e le offerte di collaborazione) mai gli allenatori - guidatori, categoria di comprovata competenza ed esperienza tecnica nel settore. Trascurare l’apporto dei guidatori equivale ad una consapevole rinuncia alle garanzie di regolare svolgimento delle corse. 

Pertanto,  si chiede l’immediata convocazione di  un tavolo comune di concertazione con tutte le componenti ippiche per un immediato confronto, al fine di definire immediatamente  una strategia per la risoluzione dei vitali problemi sopra esposti e di rilancio del settore.  Si preannuncia peraltro, sin da ora, in difetto di tangibili segnali dell’Ente, che, per combattere la mancanza di trasparenza, la gestione deficitaria della giustizia sportiva e l’incapacità tecnica - economica dell’Unire, le sottoscritte categorie si asterranno dalla dichiarazione dei partenti  prevista per il primo gennaio 2006 e giorni seguenti ”.

     

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