Esclusa la possibilità di aprire subagenzie regionali.

Conclusa la sottile partita a scacchi intorno al tavolo della Finanziaria sulla disposizione che avrebbe consentito ai concessionari ippici e sportivi di aprire subagenzie. Dopo le osservazioni presentate dalla stessa Commissione in sede di esame del decreto fiscale allegato alla Finanziaria, si è deciso di risolvere la controversa questione dei tre sportelli, in ambito regionale in sedi diverse dai locali nei quali si effettua già la raccolta delle scommesse da parte di ciascun concessionario, con un subemendamento a firma dell’onorevole forzista Antonio Leone. Poco prima, in un emendamento a firma del relatore, Daniela Santanchè, approvato dalla stessa Commissione veniva disposta la soppressione del comma 367 delle Finanziaria, quello che vietava a ciascun concessionario di esercitare la propria attività attraverso sportelli distaccati. Subito dopo però la Commissione ha deciso di approvare un subemendamento, a firma Leone, nel quale si chiedeva la modifica di questo punto e quindi la reintegrazione del comma controverso. Lo sbarramento dei tre sportelli costituisce un significativo stop ai piani degli assuntori di scommesse che debbono rinunciare all’apertura di circa 2.200 subagenzie sportive e circa 1.800 ippiche. La somma dello “stop” ai tre sportelli e della norma che impedisce ad un concessionario di essere titolare diretto o indiretto di più di 100 agenzie sta a significare uno sbarramento totale ai piani di sviluppo di Snai. Infatti la società toscana ha in piedi un’opzione di 464 concessioni, tra ippiche e sportive, che scade a febbraio e conta, ovviamente, su un favorevole sviluppo della finanziaria per accelerare il proprio sviluppo nel settore scommesse.
G.R.