Grande intervista dell’inventore del pallottoliere, è ancora l’unico a credere nel montepremi a -9%. Titolo Snai a fondo dopo la bocciatura dei piani speculativi su San Siro. Per lo Sportsman si sapeva già tutto, beati loro. Anche per il galoppo 30 convegni in meno nel 2006.

A proposito di giornali ippici, sulle pagine di Sport e Scommesse (editore le agenzie ippiche) ricompare Mario Masini, l’inventore del pallottoliere taroccato assieme a zio Franco. Molto interessante l’intervista, nella quale Masini (e se invece fosse il suo sosia resuscitato dallo sgabuzzino?) elogia i disperati tentativi della sua Unire di rimettere le cose a posto dopo i disastri combinati fino al 2000. Visto che il signor Masini è stato sempre dentro l’Unire vorremmo chiedergli come mai solo oggi denuncia i ricavi virtuali dell’Unire relativi agli anni 2000 ed 2001, quando ricopriva le cariche  prima di subcommissario, poi di influente componente del CdA. Le casse vuote l’Unire le ha dovute risanare per i minimi garantiti scontati alle agenzie. 129 milioni (per legge) a cui si aggiungono gli oltre 70 di quote di prelievo e ulteriori minimi non pagati dal 2004 ad oggi. Senza contare le minori entrate derivate dal calo verticale del gioco per l’insipienza tecnica di questa Unire che si traduce nell’errata scelta delle fasce orarie, nella totale subordinazione alla politica (e agli interessi) delle agenzie e nella cattiva gestione del palinsesto Tv. Senza contare i parametri aberranti di classificazione degli ippodromi e i criteri di redditività sbagliati.

Masini è inoltre l’unico che ancora parla di montepremi 2005 a -9% e non potrebbe essere altrimenti visto che il pallottoliere taroccato è una sua creazione. Infine sarebbe interessante verificare l'attendibilità delle insistenti voci, che parlano anche di un Masini tornato in versione Silvan in procinto di passare all’Udc (da Forza Italia) per trovare l’ennesima collocazione all’Unire come componente di maggioranza o di opposizione dei prossimi CdA. Ci sei proprio mancato, caro Silvan.

Mentre tutti i giornali hanno dato un giusto risalto alla delibera comunale che ha sventato la sparizione dell’ippodromo del trotto di Milano, Lo Sportsman oltre ad arrivare con un giorno di ritardo, ci viene a dire in pratica che dalle loro parti si sapeva già tutto e che si trattava di molto fumo e pochissimo arrosto. Cari amici dello sportsman andate a dirlo agli azionisti di Snai, il cui titolo proprio per questo motivo ha subito un vero crollo, perché la delibera comunale ha sorpreso davvero tutti. Attendiamo con ansia la prossima lezione di giornalismo.

I criteri di redditività adottati dall’Unire per soddisfare una politica finalizzata a depotenziare i giochi di competenza e potenziare invece quelli di fortuna, come Franco Panzironi ammetteva candidamente  nel 2003 al convegno “evoluzione del sistema dei giochi: analisi comparata”,  hanno portato nel 2005 alla riduzione di 129 convegni ordinari ai quali se ne sommeranno nel 2006 altri 58, di cui 30 di galoppo.

G.R.