I premi di settembre di Taranto non risultano ancora pagati. S. Siro salva.

Non è la solita storiella, ma la verità. L’ennesimo esempio di disorganizzazione, mala amministrazione e mancanza di rispetto nei confronti di proprietari e guidatori, categorie funzionali ed indispensabili per la sopravvivenza dell' ippica, ma che l’Unire non tiene in minima considerazione. Il disciplinare stipulato dall’Ente con gli ippodromi prevede di versare i premi vinti dai proprietari italiani entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui si sono verificate le vincite  Invece l’Unire non ha ancora pagato i premi al traguardo relativi al mese di settembre negli ippodromi in cui è chiamato a saldare direttamente le vincite ai proprietari. Come, per l’appunto, accaduto a Taranto, dove proprietari, allenatori, guidatori stanno ancora aspettando i premi di settembre, senza che nessuno si sia preoccupato di informarli dell’ingiustificato ritardo, che ha determinato la seguente e condivisibile presa di posizione delle categorie pugliesi, che hanno trasmesso a Commissario e Segretario generale Unire,  a nome dei rispettivi presidenti Upt, Salvatore Cracolici, e Unagt, Maurizio Sibilla, il seguente comunicato.

“I sottoscritti presidenti delle rispettive associazioni di proprietari e guidatori allenatori delle Puglie, denunciano il mancato pagamento ad oggi dei premi al traguardo (danaro pubblico) aggiudicati nelle corse del mese di settembre 05 negli ippodromi delle puglie che, pagati direttamente dall'UNIRE, andavano versati entro il mese successivo.Già in alcuni mesi si è verificato un ritardo nell'erogazione dei premi.
Se il mancato pagamento dipende da problemi burocratici dell'UNIRE, il ritardo e' inammissibile.

Il ritardo de quo i creditori, i dipendenti, le banche, non vogliono comunque subire tale ritardo.Se il mancato pagamento dipende da problemi dell'UNIRE allora la situazione a dispetto delle assicurazioni governative, è gravissima.
Se l'UNIRE entro il 21/11/05 non pagherà il dovuto, le categorie ippiche pugliesi si riservano di intraprendere qualsiasi azione”.

Approvata in serata dal Consiglio comunale di Milano la delibera che impone il vincolo a servizi speciali ippici dell’area comprensiva l’ippodromo di S. Siro trotto. Il colpo di mano degli assuntori di gioco non è riuscito. Milano trotto dovrebbe essere salvo. La mobilitazione generale di categorie ippiche, mondo del lavoro, mezzi d’informazione è riuscita ad impedire un ulteriore smantellamento del settore promosso da agenzie ippiche ed Unire e a tenere in vita un pezzo (insostituibile) di storia dell’ippica italiana .

G.R.