Sarebbe il nuovo primato di Panzironi. Naturalmente lo Sportsman tace. Anche Cazzaniga vede solo le briciole.

Corse di cavalli a San Siro. Forse ancora per poco

L'Unire di Panzironi rischia di stabilire il prestigioso record di avallare l'abbattimento dell'ippodromo del trotto di San Siro, al posto del quale Maurizio Ughi vede molto meglio case, ristoranti, alberghi eccetera. Snai da tempo vuole mettere a reddito le aree di sua proprietà, qualcosa come un  milione e mezzo  di metri quadrati tra ippodromi e piste  di allenamento. Ma sa anche che gran parte di quest’area è sotto vincolo monumentale. Rimangono fuori dal vincolo l’ippodromo del trotto e la pista di allenamento di galoppo della Maura, che occupa una superficie maggiore del trotter. Da qui il progetto offerto da Snai sul trotto. Palazzo Marino è alle prese con lo stadio di San Siro che vuole vendere a Milan e Inter, ma anche con  i nuovi decreti di Pisanu sulla sicurezza degli stadi che hanno imposto di allargare la cancellata del Meazza. Ecco nascere di fatto la nuova porta d’accesso allo stadio. Scompare la pista dove sono protagonisti i cavalli (e che rappresenta un patrimonio straordinario ed indelebile della storia dell’ippica italiana) e al suo posto un grande parco dal quale si entra allo stadio. E tutt’intorno alberghi, centri congressi, spazi per il business. E il trotto milanese? Forse nell’area della Maura o in un ‘altra prossima a Settimo Milanese, da finanziare magari con parte dei 55 milioni del fondo investimenti Unire del 2000, inseriti nel consuntivo 2003 e congelati da Panzironi. Da quello che abbiamo capito al comune di Milano lo schieramento politicamente trasversale che appoggiava la sopravvivenza dell'ippodromo ora vedrebbe di buon occhio il qualcos'altro ideato da Snai. Come a dire che, a prescindere dallo schieramento, quando la politica mette le mani su qualcosa sono dolori per chi deve subire. E tutto questo categorie e lavoratori lo apprendono dalla stampa, perche nè Unire nè Snai hanno ritenuto opporuno riunirli intorno ad un tavolo. Un comportamento che si commenta da solo.  Un problema così enorme è stato completamente ignorato dallo Sportsman, la cui propensione alla genuflessione verso i potenti (Snai e Unire sono una cosa sola come è noto) è sempre più lampante. Quando l'ippica morirà di cosa scriveranno? 

Dopo Gabriele Baldi, anche Tino Gianfranco Cazzaniga ci indica la strada per risollevarci. La formula miracolosa è la diminuzione (10%) dei premi per i cavalli vincenti o piazzati guidati da gentlemen non proprietari. Ci piacerebbe sapere dove si trovava Tino quando ha partorito questa idea geniale. Si tratta naturalmente di briciole, come quelle scovate da Gabriele Baldi. Solo pressappochismo. Nessun riferimento all’ottimizzazione dei bilanci, ai contributi promessi e mai versati da Alemanno, al calo verticale delle scommesse, a criteri di redditività e a un calendario delle corse formulati a capocchia da chi non sa niente di cavalli. Non una parola per il pericolo di smantellamento di Milano trotto.  Nei confronti dell'Unire peggiore della storia solo elogi, soprattutto la ripetizione del grande annuncio: “Il montepremi del 2006 sarà uguale a quello del 2005”. Un grande affare a -16,80%. E non -9% caro Tino. Sceso in questi mesi di ulteriori 11,190 milioni con determinazione  (clicca  qui) del Segretario che proprio grazie ai consigli di Tino non sa più dove trovare spiccioli (- 9,82% rispetto al 2004  il movimento scommesse dei primi 10 giorni del mese) . Noi abbiamo le prove, tu solo le solite parole.

G.R.

                 PERCENTUALE DI DIMINUZIONE MONTEPREMI 2005-2004