Siamo al paradosso: lo sfascio è totale ma l’Unire parla di “aver pienamente rispettato gli impegni presi”

L'U.N.I.R.E. non comprende e non condivide l'atteggiamento che le organizzazioni sindacali hanno adottato, proclamando senza alcun motivo uno sciopero per la giornata di domenica 2 ottobre.
In base agli accordi sottoscritti il 28 aprile 2005 tra l'U.N.I.R.E. e le organizzazioni sindacali SLC/CGIL- FISASCAT/CISL- UIL/COM, L'Ente ha pienamente rispettato gli impegni assunti, recuperando risorse finanziarie per il consolidamento e l'incremento del settore sia per l'anno 2005, sia per gli anni 2006 e 2007.
Ciò è anche confermato dalle dichiarazioni che U.N.I.R.E. ha già emanato relativamente alla stabilizzazione del montepremi 2006.
L'Ente da tempo ha avviato numerosi incontri con tutte le categorie più rappresentative dell'ippica, per confrontarsi e quindi migliorare le attività tecniche per lo sviluppo delle corse.
Inoltre Unire si è astenuto, come del resto si era già impegnato a fare, dal sostenere il passaggio dei dipendenti ippici dal comparto dello spettacolo al comparto agricolo.
U.N.I.R.E. stigmatizza tale comportamento delle organizzazioni sindacali nel voler contrapporre il proprio ruolo di tutela del lavoro con le contrapposizioni all'Ente, provenienti da una minima parte di categorie professionali degli ippici, che già da tempo perseguono progetti in contrasto con la stabilizzazione e lo sviluppo dell'ippica italiana.
Roma, 30 settembre 2005
UNIRE
gente e cavalli