I cavalli sferrati restano, ma spariscono. Nuove scommesse solo per i poveri delegati. Grufoso-Rivaldo, partita la denuncia.

L’ippica italiana targata Panzironi, come al solito, si rivela all’avanguardia in ambito europeo. Mentre la Francia sta pensando di vietare ai driver di sferrare i trottatori, l’Unire non solo non si pone la questione, ma pensa bene di peggiorare il Regolamento tris, abolendo la comunicazione dei cavalli sferrati, preventivamente, all’atto della dichiarazione dei partenti. Anche a mettersi d’impegno sarebbe difficile fare peggio di questi signori, che si disinteressano totalmente degli scommettitori, che invece sono la linfa del settore con le loro puntate. E non potrebbe essere altrimenti, visto che alla rimodulazione del regolamento lavorano le stesse persone che abbinavano corse tris straordinarie a tris estere con rapporti di scuderia, in barba al Regolamento. Una delle quali ha anche testimoniato a favore di 171 agenzie ippiche nel lodo arbitrale 26.5.2003, che ha condannato ministeri agricolo e delle finanze ad un risarcimento del danno nei confronti dei concessionari delle scommesse per decine di milioni di euro. Le stesse che hanno ufficializzato ordini d’arrivo diversi da quelli omologati dalle giurie competenti nelle relazioni ufficiali, documento in base al quale l’Unire paga i premi al traguardo. E dall’andamento del gioco in questo 2005, sembra proprio che gli scommettitori inizino a stufarsi e se scappano loro, non c’è Panzironi che tenga.
E sempre a proposito di scommesse c’è da registrare l’ennesimo colpo di Maurizio Ughi e compagni (Unire e Monopoli). Dal 15 novembre dovrebbero essere introdotte le nuove scommesse sulla corsa tris. Si tratta di quartè e quintè gestite da snai – sisal - lottomatica (senza bando), ma solo nelle ricevitorie. Visto che, poveretti, sono in crisi, i delegati meritano un aiuto per trovare i soldi per pagare la quota di cartolarizzazione di minimi garantiti e quote inevase. Negli ippodromi non si potranno effettuare scommesse vincente e accoppiata sulle corse in cui è possibile giocare tris, quartè, quintè e, quindi, saranno completamente tagliati fuori dalla divisione di questa torta. E in fondo nei confronti di alcune società di corse, schierate da sempre con il potere panzironiano, questa punizione è da applaudire, anche se poi si è costretti a fare i conti con l’ennesima iniziativa che tende a svuotare le tribune e a lanciare l’ippica in un tunnel lungo e buio, in fondo al quale ci sono le corse virtuali che lasceranno a casa tutti, senza distinzione di schieramento (pro o contro Unire) .
L’Intercategoriale, come preannunciato, ha depositato gli esposti - denunce relativi al caso Grufoso - Rivaldo (il cavallo con due nomi e due carriere, come da conferma Unire) e a quello di un driver inibito che ha preso, comunque, parte a due tris con tanto di permesso ufficiale dell’Ufficio tris, dopo che lo stesso driver (correttamente) aveva posto la questione all'Unire per evitare possibili conseguenze. In entrambi i casi vi è un evidente mancato rispetto delle regole, ma nel primo l’odore di coperture provenienti dai quartieri alti rende l’aria di qualche ufficio romano irrespirabile.
G.R.