Guido attacca l’Unire a modo suo. Le aste tengono, le corse spariscono .

Guido Melzi critica anche aspramente l’Unire in un’intervista su “La Stampa”, ma avrebbe potuto tranquillamente risparmiarsi l’ultima dichiarazione, nella quale, lui che, in tempi neanche troppo lontani, è sceso in piazza ed ha scioperato contro l’Unire, auspica un confronto costruttivo, anziché azioni di protesta concrete (scioperi ecc.) per risolvere i gravi problemi. Come se non sapesse, il caro Guido, che Panzironi non ha mai voluto sedersi a un tavolo assieme a chi non gli garba (sindacati e Intercategoriale). Vogliamo sperare che con queste parole non creda di prepararsi il terreno per l’incontro di oggi all’Unire con i rappresentanti di Federippodromi e Uni. Sarebbe l’ennesimo caso di cerchiobottismo. Un film che abbiamo già visto troppe volte.
I numeri delle Aste di Settimo Milanese sembrano quelli di un settore in pieno boom economico. Sarebbe interessante verificare l’effettivo ammontare delle contrattazioni, decurtando i soliti prezzi gonfiati per tenere in piedi la baracca. E’ però giusto ammettere che comunque il mercato regge e lo fa grazie a un’incredibile passione della gente che ci crede ancora malgrado personaggi come Tino Gianfranco Cazzaniga. Il quale è uno dei principali artefici della distruzione di un settore che viaggia verso la virtualizzazione o, comunque, verso l’inserimento in un villaggio globale delle scommesse, quelle ippiche, naturalmente, come fanalino di coda, sullo stesso livello delle corse create da un computer.
Il solito Panzironi. In presenza del commissario Abate ha detto a Federippodromi e Uni, senza mezzi termini, che l'Ente continuerà a decidere in piena autonomia e che comunicherà agli interessati solo i princicipi generali di assegnazione e formulazione di montepremi e calendario 2006. Per sapere l'importo del primo dovremo attendere la fine del prossimo anno.
G.R.