Un dichiarazione bluff per nascondere il dissesto finanziario.

Panzironi, su Lo Sportsman del 3 settembre 2005, il solo giornale che gli consente di fare e disfare a suo piacimento, si rimangia tutto quello che aveva dichiarato sette giorni prima ad un autorevole quotidiano. Dichiara che il buco non c’è e che il montepremi non scenderà di una percentuale maggiore di quella del 2005. Il segretario generale Unire (più per rasserenare gli animi in vista delle aste, che per convinzione) ripercorre il medesimo percorso di dodici mesi prima, quando nei primi giorni di settembre, prima delle aste 2004, giurava e spergiurava che il montepremi 2005 non sarebbe diminuito e che il contributo di 35 milioni promesso da Alemanno era arrivato. Nega l’esistenza di un buco di 200 milioni (minori entrate rispetto a quelle previste dal bilancio di previsione 2005). Documenti alla mano, il segretario nega l’evidenza. Smentisce anche le parole con cui il Capo Dipartimento del Mipaf, Giuseppe Ambrosio, motivava nelle lettera (clicca qui) a Matarrese l’inizio delle procedure di revoca del mandato di Presidente Unire. Ambrosio nella missiva evidenziava minori entrate per 113 milioni di euro rispetto a quanto ipotizzato dal bilancio di previsione 2005, di cui 43 dovuti al calo delle scommesse (contrariamente alle previsioni di bilancio che indicavano un incremento) e ulteriori 70 milioni riferiti all’esposizione creditizia dell’Ente nei confronti delle agenzie (quote di prelievo e minimi garantiti). E smentisce sé stesso. Il contributo di 35 milioni promesso e mai corrisposto da Alemanno è stato stornato (per l’anno 2004 e riportato come credito da riscuotere nel bilancio 2005) con delibera n. 4 del 16 dicembre 2004 (clicca qui), firmata dall’allora Presidente Antonio Matarrese e controfirmata proprio da Franco Panzironi. Un bella faccia tosta. Agli ippici mancano 200 milioni rispetto a quanto supposto dai cervelloni dell'Unire. E questo non può essere mai smentito perché è la verità ed è comprovata da delibere e attestati del Mipaf, organo che deve certificare i bilanci Unire. Infine, relativamente ai canoni servizi Tv, risultano tagliati nell’anno 2004 residui attivi (somme da riscuotere) per oltre 25 milioni di euro, senza che risulti adottato dall’Ente nessun provvedimento formale per la cancellazione dei suddetti residui.. Dall’esame dei bilanci 2003-2004 risultano: 1) residui attivi per canoni tv al 31.12.2003 pari a euro 40.226.129,21; 2) canoni servizi tv 2004 pari a euro 15.280.040,00. Panzironi alla richiesta di chiarimenti da parte delle categorie rispondeva sulla Gazzetta dello Sport del 22 febbraio 2005 che c’era stata una "sopravvalutazione" (senza produrre elementi giustificativi). Strano che per quanto riguarda la riscossione di soldi dovuti dalle agenzie ippiche all’Unire si parla di “sopravvalutazione” e sono state tagliati decine di milioni di euro senza alcun provvedimento autorizzativo, mentre pari somme dovute allo stesso titolo alle agenzie dall’Unire (per gestione e trasmissione del segnale televisivo) sono state regolarmente corrisposte .
IL BUCO IN CIFRE
Contributo Mipaf 2004 | 35.000.000 |
Contributo Mipaf 2005 | 18.000.000 |
Minimi garantiti e quote di prelievo inevasi al 30.4.05 | 70.000.000 |
Squilibrio finanziario per minore prelievo 2005 rispetto al 2004 dalle scommesse ordinarie e tris secondo dati Mipaf | 43.000.000 |
Storno crediti Tv (bilanci 2003 -4) | 25.000.000 |
Totale | 191.000.000 |
Se si aggiungono i 129 milioni (quote di prelievo e minimi garantiti non pagati, bilancio consuntivo 2003, deliberato e non pubblicato dall’Unire, alla faccia della trasparenza amministrativa), a cui l'Unire, per effetto della legge 200/2003, ha dovuto rinunciare, si supera largamente i 300 milioni di euro di disavanzo. Fatte le dovute proporzioni, siamo ad una mini Parmalat . Di chi la colpa? Degli altri, anche se sono passati tre anni di dittatura panzironiana e quattro da quando Alemanno ha preso in mano il dicastero agricolo e, quindi, la conduzione dell’Unire.
G.R.