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Unagt : Tg Comitato 2.9.05: dietrofront alla Panzironi
Inviato da unagt il 5/9/2005 1:40:59 (811 letture)

Crolla tutto, ma l’Unire continua a parlare di consolidati risultati economici. Segreterie nazionali dei sindacati e Intercategoriale unità d’intenti e d’azione.



Domani comprate Lo Sportsman per l’ultima volta. Una chicca alla Panzironi. Al giornale (l’unico) che gli consente di fare e disfare a suo piacimento, dichiara che  il buco non c’è e che il montepremi non scenderà di una percentuale maggiore di  quella del 2005. Con un ritardo di un mese rispetto allo scorso anno, il segretario generale Unire (forse per rasserenare gli animi in vista delle aste, più che per convinzione) si appresta a ripercorrere la medesima strada di dodici mesi fa. E’ utile riproporre le seguenti dichiarazioni: 1) 11.09.04, Lo Sportsman

(clicca  qui- Panzironi-  “…che il montepremi debba subire una riduzione  per il 2005 è una cosa che non abbiamo mai detto né io né il Ministro …sono arrivati i quattrini dal ministero…”; 2) 22.2.05, La Gazzetta dello Sport

(clicca  qui– Panzironi -  “…è falso che i 35 milioni di Alemanno non siano mai stai versati…”.  Una bella faccia tosta. Il contributo di 35 milioni promesso e mai corrisposto da Alemanno è stato stornato (per l’anno 2004 e riportato come credito da riscuotere nel bilancio 2005) con delibera n. 4 del 16 dicembre 2004, firmata dall’allora Presidente Antonio Matarrese e controfirmata proprio da Franco Panzironi. Commentare è superfluo. Infatti Matarrese il 26 febbraio 2005 al Corriere dello Sport (clicca  quidichiara “… Se questi 35 milioni di euro sono arrivati? Non, non sono arrivati…”.  Più diplomatico Masini allo Sportsman del 14 marzo 2005 “ …Per quanto riguarda il mancato versamento da parte del Ministero il trasferimento non è automatico…” Risultato: un bel meno 20% per il montepremi ordinario 2005 rispetto all’anno precedente. Se è vero che tanto da tanto, il meno 20% del c.a. (preceduto da affermazioni di invarianza del montepremi) rischia di diventare nel 2006 un meno 40%, dato che la premessa di partenza non è più il mantenimento ma, per l’appunto,  meno 20%.  E la voragine ? C’è, eccome se c’è, purtroppo. Che qualcuno la smentisca con cifre alla mano.

Proprio in riferimento al buco dell’Unire, ammesso su La Stampa anche da Panzironi (che tenta di rimediare all’autogol  con un dietro-front su  Lo Sportsman) ammette, si riferisce il comunicato delle segreterie nazionali  delle organizzazioni sindacali:

L’ippica italiana conquista l’attenzione dei media nazionali (stampa-tv) purtroppo non per descrivere la bellezza e l’amore per l cavallo, non per far vivere la passione, la tensione e l’emozione che provoca una gara ippica, ma al contrario per sottolineare la profondità della crisi di un settore trascinato verso una sorta di suicidio collettivo sotto il profilo economico-tecnico e morale.


Le dimissioni del Direttore Generale Amministrativo UNIRE e in particolare l’intervista del Segretario Generale dott. Panzironi del 29 u.s. , per i toni e i contenuti, evidenziano platealmente il livello di involuzione, anche nei rapporti, raggiunto nel governo e nella gestione del comparto.

Dobbiamo prendere atto che le preoccupazioni e le ragioni che c’avevano indotto a proclamare lo stato di agitazione si stanno purtroppo concretizzando in maniera ancor più pesante di quanto potevamo prevedere.

Riteniamo che le nostre richieste più volte esplicitate nei comunicati restino tutte valide e urgenti; in particolare la necessità di un tavolo unico tra UNIRE – Categorie e OO.SS. nel quale fare assoluta chiarezza sulla situazione in essere e verificare la possibilità di un percorso comune sui punti condivisi assume carattere di priorità inrinviabile che le scriventi OO.SS. continuano a rivendicare e intendono sostenere riprendendo le iniziative sindacali temporaneamente sospese nel mese di agosto.

Pertanto , nei prossimi giorni riuniremo il coordinamento nazionale e qualora l’UNIRE non provveda tempestivamente alla convocazione di un incontro come sopra indicato (UNIRE – Categorie – OO.SS.) a partire da sabato 10 settembre 2005 riprenderanno le iniziative di sciopero con le modalità e i tempi che saranno definiti nelle singole piazze.

Roma, 2 settembre  2005

p. LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC CGIL C. Tarlini   
FISASCAT CISL
A. Michelagnoli  
UILCOM UIL
  F. Marziale

A cui ha fatto immediatamente seguito uno dell’Intercategoriale, a testimonianza di un’unità d’intenti per la difesa della mondo dei cavalli.

Le  sottoscritte categorie si pongono  a fianco delle Organizzazioni Sindacali, condividendone i contenuti, le motivazioni e le finalità del comunicato delle medesime del 2 settembre 2005. L’Unire non ha dato segni di svolta rispetto al passato, continuando una gestione atecnica ed antieconomica, non funzionale agli interessi dell’ippica e dell’Erario. Funzionale solo agli interessi delle agenzie ippiche che non hanno pagato e continuano a non pagare, incomprensibilmente, quote di prelievo e minimi garantiti (oltre 70 milioni al 30 aprile 2005, come evidenzia il Mipaf), portando la voragine finanziaria, tra inadempienze e minori prelievi dalla scommesse, oltre i duecento milioni di euro. Non risulta che l’Ente “abbia provveduto ad assumere iniziative, anche a carattere programmatico, adeguate a contrastare l’andamento fortemente negativo della situazione finanziaria, nonostante la più viva partecipazione dell’Unire  ai processi di controllo in materia di giochi e scommesse relativi alle corse dei cavalli, prevista dalla legge 200/2003” (parole con cui Giuseppe D’Ambrosio motivava nella lettera a Matarrese, l’inizio delle procedure del mandato di Presidente Unire). Si ribadisce l’urgenza di un tavolo unitario di concertazione, convocato dall’Unire, con  associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, per la discussione e la redazione di un documento programmatico quale piattaforma per il rilancio del settore, che deve avere come presupposto inscindibile, l’ottimizzazione dei bilanci Unire, l’analisi della redditività delle corse, la valutazione degli ippodromi attraverso criteri dinamici e meritocratici, la regolarizzazione dei CCNL, e la tutela dei posti di lavoro e del montepremi  e del calendario 2006 (da ufficializzare entro il c.a.).Temi scottanti e decisivi per la sopravvivenza di un settore in grave crisi, la cui soluzione è legata al contributo di tutte le componenti ippiche e alla massima trasparenza, non conseguibili certamente con incontri singoli, ancor più se frutto di iniziative personali. In difetto di un sollecito riscontro si riservano di adottare dal 10 settembre 2005 tutte le forme di protesta ritenute idonee per conseguire il recupero tecnico e la stabilità economica dellippica italiana.

Vice Presidente Upt: Franco Adducci
Upt Sicilia
: Il Delegato Antonio Rosta
Upt Lombardia
: Il Delegato Giammaria Pizzaballa
Upt Piemonte
: Il Delegato Aldo Calorio
Upt Veneto
: Il Delegato Alfonso Montagna
Upt Friuli
: Il Delegato Dario Edera
Subalpina:
Il Presidente Marcello Rinaldi
Apter Emilia Romagna
: Il Presidente Vittorio Venturi
Urtuma
: Il Vice Presidente  Patrizia Romanelli
Unagt
: Il Presidente Esecutivo Maurizio Mattii
Assogaloppo
: Il Presidente Fabio Carnevali

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