Panzironi, re degli showman. Melzi, denuncia in corso di presentazione.
Panzironi non ne ha mai abbastanza di inesattezze e sproloqui. I confini nazionali gli stanno stretti e cerca maggior fortuna oltralpe. Lo apprendiamo da un bell’articolo di Fulvio Stinchelli pubblicato, in data odierna, da Il Tempo. Il “nostro” segretario generale avrebbe inviato una vibrata lettera di protesta al direttore generale di France Galop, Louis Romanet, arrivando quasi a parlare di ingiuria. Motivo, le dichiarazioni rilasciate dall’alto funzionario francese sulla situazione dell’ippica italiana, in cui si esprimeva preoccupazione per lo sfruttamento dell’Unire ad opera del potere politico.Tema scontato, diremo. Avremmo scommesso sino all’ultimo euro che anche Panzironi la pensasse allo stesso modo. Il suo obiettivo è rilanciare il mondo dei cavalli e tutti sanno che da quando la politica ha pervaso l’Unire, ai valori e ai meriti dell’ippica sono state posposte squallide logiche di potere. Panzironi, invece di ringraziare per l’assist Louis Romanet, rischia di provocare un incidente diplomatico, ne contesta la disamina, inscena (in buona fede) una commedia degli equivoci e difende la sua politica delle corse, quella della dequalificazione dello spettacolo ippico, della moltiplicazione delle matineè, del dimezzamento del montepremi, dei convegni ordinari, delle scuderie, dei cavalli, dell’apostasia dei fini istituzionali dell’Ente. Forse non ha compreso bene il pensiero di Romanet, per un cattivo uso delle lingua francese. Eppure ha studiato nelle migliori scuole. Il linguaggio forbito e i modi distinti lo testimoniano. Sembra, addirittura, che abbia convocato i suoi fidi (vertici di categorie senza mandato dalle basi, di chi perseguano gli interessi non è ben chiaro) per acquisire quel consenso che pensava si potesse avere anche senza la minima volontà di agire nell’interesse dell’ippica, senza possedere la competenza, accortezza e disponibilità alla concertazione di un vero manager. Per una politica di soli tagli occorreva un salumiere.
Guido Melzi D’Eril, dopo le gravi affermazioni di Panzironi (La Stampa 29.8.05 “…si è venduto persino l’ippodromo…”) ha detto che difenderà la sua reputazione e onorabilità in tribunale. Mai avuto dubbi, anche dopo le voci di tentativi di recupero alla Panzironi.
G.R.