Serve un leader capace e…onesto. Cazzaniga mal digerisce la libertà di stampa . Panzironi chiede di replicare .

 “Le corse in Italia sono mal gestite . Gli sforzi lodevoli dei vostri allevatori, proprietari, delle stesse società di corse, naufragano di fronte ad un potere politico che, ignorando cosa rappresenti e quanto valga lo sport del cavallo, sfrutta l’Unire. Da noi è tutt’altra cosa. . France Galop….Ha portato le famiglie negli ippodromi e inventato poi il Quintet…La nostra è come un’impresa privata che paga a Cesare quel che è di Cesare e così facendo salvaguarda la propria autonomia sottraendosi al mortale abbraccio dello Stato” . Chi parla così è Louis Romanet presidente di France Galop e della Federazione Internazionale di Horseraging Authorities. Una delle massime autorità mondiali del settore.  Noi non abbiamo Louis Romanet, ma  Francuccio Panzironi, Silvan Masini, il desaparecidos Baldarelli, più un gruppo di fedelissimi vertici di categoria sordi e muti e un pallottoliere difettoso. Rappresentano il braccio operativo di una volontà politica di ridimensionare il settore, di trasformare l’Ente in un baldacchino ostaggio delle agenzie ippiche. Concordiamo con Romanet “ Occorre un vero leader che sappia gestire  con competenza, accortezza e onestà” . Non degli apprendisti stregoni.

Tino Gianfranco Cazzaniga è talmente alla frutta che non riesce proprio a digerire le copie degli articoli pubblicati da alcuni quotidiani sulla distruzione dell’ippica, portata avanti  dall’Unire e Ministero agricolo e affissi nelle bacheche degli ippodromi (vedi Cesena).  Per i  soliti maligni (ma noi non ci crediamo) non scompaiono per caso dalle teche dove sono esposti. Noi li attacchiamo di giorno, qualcuno li stacca di notte. Pazienza siamo preparati anche a questo. Questi articoli fanno capire alla gente a che punto siamo arrivati e la realtà delle situazioni. Non riusciamo a capire perché questo non piaccia a Cazzaniga, maestro di giornalismo e di vita.

Panzironi ha domandato il diritto di replica ai quotidiani che hanno dedicato in questi giorni ampio spazio alle gravi problematiche che stanno minando irreversibilmente l'ippica. Speriamo che attraverso gli organi di stampa possa nascere in sede Unire un confronto unitario, trasparente e costruttivo con tutti gli operatori,  sinora sempre evitato dall'Ente.

G.R.