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Unagt : Tg Comitato 15.8.05:l'Intercategoriale denuncia l'Unire.
Inviato da unagt il 17/8/2005 1:53:21 (823 letture)

Ammessi guidatori non qualificati alle tris. Vittorie di cavalli con falsa identità. Tutto con la benedizione dell'Unire.



Riportiamo integralmente il comunicato trasmesso dall'Intercategoriale al Ministro Alemanno, ai vertici Unire e agli organi di stampa

Con riferimento a quanto pubblicato da un autorevole organo di stampa in data 14.8.05, le sottoscritte categorie ribadiscono ed evidenziano:

La trasparenza dell’Unire è ormai un miraggio.I fatti più recenti aggiungono forti perplessita sull’operato della giustizia sportiva. E’ ormai accertato che i responsabili tris dell’Unire hanno consapevolmente fatto gareggiare a due corse tris un guidatore inibito, sapendo della inibizione, e questo nonostante le resistenze e le opposizioni dello stesso guidatore (dichiaratosi partente prima che la corsa fosse trasformata in tris straordinaria). Per non citare casi analoghi di  driver partenti in corse ordinarie, diventate poi tris (senza che gli interessati ne fossero a conoscenza), non in possesso di altri requisiti (vittorie, piazzamenti, ecc.) per prendervi parte. A tutte le tris straordinarie, a norma dell’art. 8  dell’apposito Regolamento, si applicano le norme della altre tris. Unica eccezione, sempre a norma dell’art. 8 (clicca  qui), è relativa solo ad indennità e stanziamento supplementare-tris (rimanendo validi tutti gli altri obblighi, come  numero minimo di  vittorie, piazzamenti, allontanamenti, appiedamenti, ecc.) per le corse tris - Gran Premio. Sconvolgente, un guidatore inibito alla partecipazione alle tris, si iscrive ad una corsa ordinaria, trasformata poi in tris, e solo egli stesso si preoccupa di avvertire gli organi Uniredell’anomalia. Risposta: “Corri lo stesso”. L’evento è di una gravità estrema, perché evidenzia la totale mancanza di serietà nell’osservanza delle norme da parte degli organi preposti. Un grave danno di immagine e un reato vero e proprio nei confronti degli scommettitori, dei proprietari, guidatori e allenatori. E tutto cià avviene nella convinzione che chi commette queste inadempienze sia convinto dell’impunità: il primo evento relativo al driver inibito nelle tris è del 1° maggio (Padova ), ma si è ripetuto poco tempo dopo (Treviso 3 luglio);

Un cavallo sostituito o comunque che ha corso sotto falso nome, si è visto attribuire lo stesso i premi delle gare vinte: più di 50.000 euro (e cioè quasi l’intero montepremi sottratto a Ferrara nel passaggio da convegni ordinari a differenziati), alla faccia della regolarità delle corse, dell’osservanza del Regolamento, delle garanzie per gli scommettitori.  Sembra trattarsi di un errore piuttosto evidente, e, nell’ipotesi di dolo (ferma restando la presunzione di innocenza sino al giudicato di condanna), si tratterebbe, a carico della Procura Unire, del reato di cui all’art. 323 c.p. – abuso di ufficio- per aver consentito l’illecito sportivo e l’incasso di 50.000 euro a chi ha vinto gare con un cavallo sostituito o quanto meno sotto falso nome. Ed a carico del proprietario del cavallo si prospettano, in caso di scambio doloso, i reati di truffa e illecito sportivo.

E tutto ciò avviene anche per coprire una voragine di circa 140 milioni di euro nel bilancio (diminuzione delle scommesse ordinarie e tris, con - 17 milioni di minore prelievo destinato all’Unire rispetto al 2004, 70 milioni di esposizione creditizia dell’Ente nei confronti delle agenzie come sottolineato anche dal Mipaf nella missiva di revoca del mandato di Presidente a  Matarrese e 53 milioni di contributi 35 del 2004 + 18 del 2005 - promessi da Alemanno, ma mai giunti a destinazione),   con conseguenze di ulteriore diminuzione del montepremi 2006 di un ulteriore 35% ( –50% rispetto al 2004).

Per questa Unire sembra importante soltanto il salvataggio delle agenzie e non dell’ippica che produce risorse. A tutela della regolarità e trasparenza delle corse, ed a tutela degli interessi di proprietari, allenatori, guidatori e dell’intero comparto, si sta predisponendo opportuna denuncia (per le condotte sopra esposte nei confronti di tutti i responsabili) alle Autorità competenti, nella convinzione che l’Unire non farà nulla per ripristinare la legalità, negli ultimi due casi e in tutti quelli precedenti.

Vice Presidente Upt: Franco Adducci
Upt Sicilia
: Il Delegato Antonio Rosta

Upt Lombardia: Il Delegato Giammaria Pizzaballa

Upt Piemonte: Il Delegato Aldo Calorio

Upt Veneto: Il Delegato Alfonso Montagna

Upt Friuli: Il Delegato Dario Edera

Subalpina Piemonte:Il Presidente Marcello Rinaldi

Apter Emilia Romagna: Il Presidente Vittorio Venturi

Urtuma: Il  Presidente Ermanno Mori J.

Unagt: Il Presidente Esecutivo Maurizio Mattii

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