Identikit del "burattinaio". Spazio ai brocchi. Ritornano le iscrizioni a pagamento.
Cazzaniga, senza perifrasi, su “Il Giornale” del 19.7.05 viene finalmente allo scoperto e, nero su bianco, propone di azzerare l’attuale regolamento tris che prevede (a suo dire) una pioggia indiscriminata e …ingiustificata di erogazioni economiche tra i vari attori, vale a dire proprietari ed allenatori –guidatori. Cazzaniga ribadisce la politica dei tagli, la sola cosa di cui sia capace l’Unire, ma sulle pelle degli altri. Dei proprietari ed allenatori-guidatori per l’appunto, categorie che, a loro spese, hanno visto diminuire il montepremi ordinario del 20-25%, il premio aggiunto del 37,36%, il numero di corse ordinarie del 10% (circa 150 convegni ordinari), mentre per gli allevatori provvidenze e altre poste di bilancio sono rimaste invariate rispetto al 2004. Sembra evidente che sia stata la stessa Unire a dettare questo articolo. Non è colpa di proprietari, allenatori e guidatori se l’Unire non riesce a formulare tris di qualità e comunque senza indennità la tris perderebbe ulteriormente di qualità e il suo movimento già disastroso (grazie anche alle preziose consulenze di Cazzaniga) calerebbe ancora. Il paradosso finale è che la distruzione della tris sarebbe affidata proprio all’Incaricato tris, un fedelissimo del trampoliere Ughi. Per migliorare le cose non bisogna togliere risorse, ma semplicemente far lavorare la gente preposta alla confezione della tris, ammesso che ne sia capace. Cazzaniga a forza (“Il Giornale 20 maggio 2003”) di “Bravo Panzironi” (“vedi i cinque miliardi che ci ha dato in più” come gli ricorda il suo amico Franco, il vero “burattinaio” di questa situazione) è stato uno dei principali responsabili dello sfascio tecnico e amministrativo dell’ippica e della conseguente diminuzione del montepremi. Ma questa cosa l’Intercategoriale non la farà passare a qualsiasi costo. Un’eventuale decurtazione delle indennità tris penalizzerebbe ulteriormente proprietari e driver e va anche contro gli stessi interessi della sua categoria, visto che proprietari e driver con sempre meno soldi compreranno sempre meno cavalli. I suoi associati lo dovranno ringraziare per aver attuato un geniale piano strategico per il settore: restare quanto più possibile sdraiato a pelle d’orso nell’ufficio di Panzironi e obbedire ciecamente ai suoi ordini anche contro i suoi interessi. Ci sarebbe da pensare, ma noi non vogliamo crederci, che anche in questo caso i soliti personalismi abbiano avuto la meglio sugli interessi della collettività.
Ritornano le iscrizioni a pagamento dal primo settembre. Panzironi, dalla sua poltrona di pelle umana, lo comunica a tutte le società di corse con una circolare (clicca qui) inviata in data odierna. E’ allegato anche un documento siglato dai Presidenti Federippodromi, Upt (contestato dalla sua base) e Uni, in cui questi signori dichiarano di rendersi disponibili a gestire le iscrizioni purchè venga istituito un deposito cauzionale presso l’Unire. Inoltre da parte delle società di corse si propone di conguagliare a montepremi le somme versate a titolo di iscrizione ogni sei mesi. Accordo siglato alla presenza del segretario e dei direttori generali dell’Ente. Oltre al danno la beffa, insomma, condannati a subire la diminuzione del montepremi ordinario, del premio aggiunto e costretti a sostenere quel poco che resta con i nostri sacrifici e con i nostri soldi.
Le matinèe non si chiameranno più “differenziate”, ma “commerciali”, nel senso che passeranno da 6 ad 8 corse per convegno e andranno a sostituire le riunioni ordinarie. Con un montepremi ridicolo e quindi a discapito della qualità dei cavalli. Di questo passo verranno eliminati i buoni e rimarranno i brocchi. Il prossimo passo sarà l’eliminazione dei brocchi, delle corse commerciali, per dare spazio a quelle straniere e a quelle virtuali. E poi non dite che non ve l’avevamo detto. L’ippica virtuale avanza a grandi passi.
G.R.