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Unagt : Tg Comitato 14.7.05: Baldi, la volpe e l’uva
Inviato da unagt il 16/7/2005 1:34:20 (733 letture)

Il compassionevole tentativo di giustificazione di Baldi per i soldi della Cassa.



Breve chiosa al compassionevole tentativo di giustificazione del Presidente dell’Anagt, per la magra figura da lui fatta nel processo per sequestro davanti al Tribunale di Milano. Come si può facilmente verificare dalla relazione predisposta (di seguito riportata) dall’avv. Mauro Cimino, legale dell’Unagt, Baldi non solo non è uscito “pulito” dalla vicenda, ma, al contrario, ha dovuto confessare di avere trattenuto denaro che non doveva trattenere, e di essere stato costretto a versarlo per evitare un procedimento cautelare. Si era persino inventato una modifica statutaria inesistente, per trattenere le somme in questione.
Quanto alle sue querele, ammesso che le abbia presentate, si rimandano al mittente: le accuse di non aver versato, e di aver trattenuto, somme che invece doveva versare e non poteva trattenere, si sono rivelate fondate, anzi fondatissime.
Piuttosto, proprio quelle querele potrebbero comportare il delitto di calunnia (a proposito, che significa “reato penale”?  esiste forse un reato civile?), ma carico di chi le ha presentate. Ma perché il Baldi non aveva avvertito i propri associati, che invece sapevano che quelle somme erano state versate, di non avere proceduto ai versamenti? Siamo veramente convinti che, senza l’azione forzata della Cnap e dell’Unagt, il Presidente Baldi avrebbe effettuato i versamenti in questione? Invece di pensare a queste magnificazioni di se stesso, perché Baldi non pensa di far uscire l’ippica dalla crisi, combattendo la diminuzione del montepremi – che per lui non sarebbe mai calato, per credo nel Segretario generale -, il tentativo di abolizione della indennità tris, e lo sfascio tecnico dell’Unire?  Che ci siano posti disponibili nell’Unire? Basta poi con la storia della responsabilità degli altri per la mancata unificazione delle associazioni.  Con documenti alla mano, e senza chiacchiere e menzogne, si vede facilmente come, dopo avere inizialmente firmato (, firmato) un atto comune predisposto da rappresentanti Anagt e Unagt, Baldi non ha accettato di non candidarsi per il biennio successivo (si trattava di una delle condizioni che la commissione congiunta aveva deliberato). Meneghetti, al contrario, ha rispettato la deliberazione della commissione. Tutto qui. Basta con le mistificazioni.

Presidente Esecutivo Unagt: Maurizio Mattii

Relaziono, come da richiesta del Presidente Unagt, sullo sviluppo della procedura cautelare davanti al Tribunale di Milano.

L’Unagt si è ritualmente costituita nel procedimento accedendo alle posizioni della Cassa, associandosi alla richiesta di sequestro conservativo in danno dell’Anagt, sino a concorrenza delle somme non versate.
In sintesi, si è contestata la validità delle ragioni –ritenute pretestuose-  sostenute stragiudizialmente dell’Anagt (ma poi riproposte in sede giudiziaria),  secondo cui le somme di denaro non erano da versare per una avvenuta modifica statutaria: si obiettava in proposito come tale modifica non risultava agli atti della Prefettura, e comunque non poteva essere opponibile per mancata comunicazione della sorte e destinazione dei prelievi. In effetti, della modificazione in questione l’Anagt non ha dimostrato in giudizio l’esistenza. Di qui il tentativo di conciliazione, fondato sulla imposizione all’Anagt di effettuare comunque il versamento dovuto, pari a 130.000 euro, su un conto cointestato ai legali Anagt e Cnap, in attesa del giudizio di merito. Un tale versamento, all’evidenza, avrebbe tolto ogni necessità di procedere a qualsiasi sequestro, essendo le somme da somministrare a disposizione in attesa della definizione del giudizio: in buona sostanza, Cnap e Unagt avrebbero così raggiunto lo scopo del ricorso per provvedimento cautelare, vale a dire sequestrare le somme dovute. Alla udienza del giorno 19 maggio, il Presidente Baldi ha accettato di versare con le modalità sopra esposte la somma di 130.000 euro (e per la verità, anche somme ulteriori maturande). Il Giudice ha rinviato alla udienza del 6 luglio 2005 per verificare se la somma fosse effettivamente stata versata. Vi è stato poi un ulteriore rinvio alla udienza del 19 luglio 2005, perché il giorno 6 l’Anagt aveva presentato sì la copia del bonifico, ma non vi era formale certezza dell’accreditamento. Si è accertato, quindi, che l’accreditamento nel conto di cui sopra è stato effettuato, e pertanto alla udienza del 19 luglio p.v. il procedimento cautelare verrà estinto.

Ritengo
, pertanto, che il ricorso cautelare così come proposto ha raggiunto totalmente e senza riserve l’obiettivo prefissato.

Ufficio legale Unagt: avv. Mauro Cimino

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