La corsa tris programmata a Livorno il giorno 14.7.2005 è stata annullata.
Infatti, in seguito alla agitazione sindacale dei lavoratori ippici, privi di certezza sul loro futuro, che non hanno provveduto agli incombenti necessari per lo svolgimento della corsa, la tris è stata annullata.
Medesimi criteri sono alla base della preannunciata astensione dalla dichiarazione dei partenti per il convegno di Merano del 17.7.2005: Merano, simbolo dell’ostacolismo, cattedrale ai massimi livelli mondiali, è penalizzata da una politica dell’Unire miope e finalizzata ad un effimero ed elementare rapporto spesa-introito (la stessa dell’indennizzo-regalo agli ippodromi per le giornate perse), senza una visione globale del settore. La diminuzione del montepremi dell’ostacolismo è assestata su un inaccettabile ed incomprensibile –50%, anziché il -9% sbandierato.
G.R.
COMUNICATO INTERCATEGORIALE
Le motivazioni che hanno condotto i lavoratori ippici ad una protesta così spettacolare, sono le stesse, sostanzialmente, sulle quali le categorie professionali ippiche fondano la loro lotta, che è lotta per la sopravvivenza.Mancata trasparenza tecnica e amministrativa dell’Unire, che si traduce in tagli al montepremi, alla arbitraria distribuzione delle giornate, alla riduzione delle giornate di corse e del numero delle corse, alla mancanza totale di una strategia condivisa, alla mancanza totale di apertura alle voci delle categorie ippiche e dei lavoratori ippici.Come pretende l’Unire di coltivare e gestire il settore ippico, senza concertazione con le associazioni sindacali dei lavoratori ippici e con le associazioni di categoria?
Soprattutto nell’imminenza di un “Protocollo di intesa” con le società di corse, che coinvolge, all’evidenza, aspetti di carattere generale, e per le quali le i sindacati e le categorie non sono stati mai sentiti, e che, sembra, porti alla istituzionalizzazione e codificazione del modello Deloitte, quello che ha condannato a morte ippodromi storici come Livorno, Merano, Bologna, Cesena, Padova, Aversa, Trieste, Milano trotto. Sia ben chiaro che sindacati e categorie debbono essere ascoltati e coinvolti, ed una applicazione del modello Deloitte sarà contrastata duramente e sino alla fine, perché porterebbe l’ippica al caos più profondo. Se si deve morire, meglio morire in piedi. Complimenti ai Soloni degli ippodromi, che si fanno rabbonire per l’indennizzo delle giornate perse, senza rispetto per le categorie ed i lavoratori, che però non si faranno strumentalizzare ed emarginare come in passato. Sembra proprio grande cosa pensare a come rifondere gli ippodromi per i convegni persi, quando proprietari, allenatori e guidatori non sanno dove andare a correre! Che trovata geniale!
Vice Presidente Upt: Franco Adducci
Upt Sicilia: Il Delegato Antonio Rosta
Upt Lombardia: Il Delegato Giammaria Pizzaballa
Upt Piemonte: Il Delegato Aldo Calorio
Upt Veneto: Il Delegato Alfonso Montagna
Upt Friuli: Il Delegato Dario Edera
Subalpina:Il Presidente Marcello Rinaldi
Apter Emilia Romagna: Il Presidente Vittorio Venturi
Urtuma: Il Vice Presidente Patrizia Romanelli
Unagt: Il Presidente Esecutivo Maurizio Mattii
Assogaloppo: Il Presidente Fabio Carnevali