Unire coerente nella mancanza di trasparenza. Convenzioni ippodromi, i "consigli" dei potenti. 

Dobbiamo riconoscere all’Unire una grande qualità, e cioè la coerenza che purtroppo viene però usata per farne continuamente di tutti i colori. Ovunque mettano le mani questi signori fanno dei danni e la tris annullata di Roma è l’ultimo esempio. Come ricorderete il cavallo Bering Nor non venne portato da Napoli a Roma poiché già alle ore 13.20 circa erano rimasti solo tre cavalli e la corsa sarebbe stata sicuramente annullata a tutti gli effetti (art. 43 Regolamento delle corse). Invece il cavallo Bering Nor è stato in un primo tempo allontanato per 30 giorni dalle corse e per un anno dalle tris. Incomprensibile, ebbene è stato diminuito solo l’allontanamento ordinario da 30 a 21 giorni, mentre quello dalle tris è rimasto invariato.  Il tutto è il risultato di un perfetto sincronismo tra presidente di giuria e Unire che, accertato dall’ Incaricato tris il ritiro di 13 su 16 cavalli partenti, avrebbe dovuto annullare la tris alle 13.19.39 e invece lo ha fatto solo alle 19.54. Infatti alle 13.19.39 il notiziario ippico Unire (che sostituisce a tutti gli effetti il programma ufficiale come previsto dall’art. 5 del dpr 169/98), ha ufficializzato il ritiro del tredicesimo cavallo (Cartier) e sono rimasti partenti solo 3 concorrenti. Sincronismo nelle decisioni sbagliate, naturalmente, addirittura si potrebbe pensare (ma ci rifiutiamo di considerarla) ad un’azione di copertura da parte dell’Incaricato nei confronti del Presidente di giuria di Roma, che aveva ingiustamente allontanato il cavallo Bering Nor. L’unico ad avere le idee chiare era un impiegato dell’Ufficio tris, preposto al settore disciplinare, che per aver detto le cose giuste (il cavallo Bering Nor non andava allontanato) ci ha rimesso il posto. Essere trasparenti, da quelle parti, di questi tempi sembra molto pericoloso. Per chi non lo sapesse per l’art. 1 (clicca  qui) del regolamento tris all’Incaricato tris, nell’ambito dell’Ufficio tris, sono affidate tutte le attività tecniche inerenti alla formulazione, qualificazione, ufficializzazione e monitoraggio della corsa tris, comprese le formali conferme dei ritiri, quindi anche quella di Cartier. Lo stesso, inoltre, per la medesima norma, sovrintende alle operazioni tecniche connesse alla corsa tris e collabora con i commissari di riunione e le Giurie. All’Unire spetta anche, espletate le verifiche tecniche del caso, per l’art. 6 (clicca  qui) del medesimo regolamento, annullare la corsa tris  anche dopo l’inizio della accettazione delle scommesse.

Anche sul fronte del rinnovo della convenzione (prossimo appuntamento venerdì 15 p.v.) con gli ippodromi l’Unire non scherza. Cerca di  portare avanti il progetto Deloitte che prevede la morte di diversi impianti e gravissima sarebbe, se confermata, l’intenzione di promettere solo agli ippodromi istituzionali (Napoli, Roma, Milano) un ricco indennizzo per ogni giornata di corse in meno nel loro calendario. E poichè gran parte degli ippodromi non ne vogliono sapere di firmare, la solita malalingua che ogni tanto ci chiama sostiene che un personaggio molto influente (non sappiamo neanche se appartenga all’Unire) avrebbe minacciato i dirigenti degli ippodromi con queste parole: “L’ippica non ha futuro, debbono chiudere gran parte degli ippodromi, se non firmate la convenzione vi mandiamo la finanza“.  Noi, ovviamente, non crediamo che si possa arrivare a tanto.