Ma dov'è la trasparenza dell'Unire?

L’Unire ha diramato un comunicato nel quale esprime la volontà di sentire le associazioni separatamente da lunedì 13.6.05. Questo è un momento cruciale per i destini dell’ippica. Ancorarsi ora al vecchio sistema del "divide et impera" mal nasconde velleità di favoritismi, particolarismi e attenzioni. Non tenere conto della offerta di collaborazione delle associazioni di operatori ippici e società di corse, per uscire da una crisi esiziale è confessione della mancanza di volontà di una seria e trasparente politica di risanamento, con adozione di collaudati sistemi di differimenti e rinvii per evitare interventi concreti. Dopo quattro anni di fallimenti ministro, segretario e intera dirigenza Unire sembrano fermamente intenzionati nel continuare la politica di affossamento definitivo dell'Ente e dell'ippica tutta. Se risultasse vero quanto riferito da fonti riservate in relazione alla registrazione sonora dell’assemblea di Bologna del 6.6.05, si imporrebbero due considerazioni: 1. L’attentato alla libertà di manifestazione del pensiero e di opinione verso uno stato di polizia; 2. Possibili conseguenze di natura penale per illiceità della condotta.
G.R.