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Unagt : Tg Comitato 23.05.05
Inviato da unagt il 24/5/2005 18:42:37 (889 letture)

Abbiamo un programma attuabile, cari Cazzaniga, Zambelli, Grizzetti ecc.


Le categorie che non hanno voluto vedere, sentire e parlare



Tino Gianfranco (detto Franco) Cazzaniga, Gianni Zambelli e Pinotto Grizzetti forse sognano ancora l’Unire di vecchio stampo, col pallottoliere tarato da Bombolo. Fedelissimi alle eterne promesse mai mantenute per conquistare qualche privilegio. Invece ora c’è forse una speranza, legata alla possibilità di supportare il montepremi grazie all’incessante azione di protesta propositiva delle categorie che non hanno voluto schierarsi con l’Unire di Bombolo e Silvan. Questi due signori sono ancora tra noi, ma probabilmente saranno costretti a correggere il tiro, lavorando per la collettività. E a Tino Gianfranco, a Gianni e a Pinotto diciamo che le categorie-contro non hanno protestato per distruggere, perché possiedono già un programma attuabile all’insegna del pluralismo.

Ecco le tracce portanti, composte nell’incontro di Bologna , trasmesse ai vertici Unire.

Bologna 23.05.05

Se il Commissariamento dell’Unire costituisce una svolta rispetto ai vecchi schemi, nella direzione di rispondere in modo programmatico e concreto alla crisi più grave ed inquietante degli ultimi anni dell’ippica, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista economico-finanziario, è giunto il momento in cui tutte le parti debbono mettere insieme le proprie forze, le proprie risorse, per contribuire al risultato di comune interesse del salvataggio del settore.

Lavoratori e organizzazioni sindacali, categorie ippiche e loro associazioni, UNIRE debbono assolutamente compattarsi in un’azione comune.

Nel tentativo di delineare una linea operativa che aiuti a  reperire le risorse che assicurino un montepremi decoroso e che contemporaneamente ponga le basi per un rilancio del comparto ippico, non  più fondato sulle basi dell’assistenzialismo e del clientelismo trascorso, ma imperniato sulla capacità e sulla volontà di porsi degli obiettivi che diano stabilità al settore, si propone una comune linea d’intenti incentrata sui seguenti punti.

1.      Salvaguardia del montepremi, e delle risorse destinate alla parte produttiva, agendo per il recupero dei crediti –vedasi quote di prelievo, minimi garantiti, canoni TV, ecc-, per la razionalizzazione dei costi di gestione e dei rapporti istituzionali;

2.      Immediato pagamento dei premi aggiunti e delle indennità relative alle tris straordinarie;

3.      Segnale di trasparenza amministrativa,  recupero della vocazione tecnica dell’Ente;

4.      Varo di un piano strategico tecnico-commerciale-economico pluriennale concreto e credibile, teso anche alla riduzione delle corse estere;

5.       Valutazione degli impianti su basi tecniche e meritocratiche;

6.      Riequilibrio dell’attività: la formulazione di un calendario ed orari delle corse discussi preventivamente tra le Aree Tecniche, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali e Società di corse, che permetta di programmare e armonizzare convegni feriali prefestivi e festivi, scevro da clientelismi, interventi politici e continui rimaneggiamenti, come prassi odierna (che ha privilegiato esclusivamente sino ad ora gli interessi delle agenzie ippiche);

7.      Razionalizzazione della gestione del segnale TV: non solo occorre l’imposizione di corrispettivi, da parte dell’U.N.I.R.E., per la diffusione televisiva delle corse, attualmente trasmesse in un sistema gestito da Società legate alle agenzie di raccolta di scommesse, ma occorre selezionare i passaggi e confezionare il palinsesto secondo criteri di merito degli ippodromi e importanza delle corse.

L’urgenza di istituire un tavolo di confronto, da sempre promesso e mai attuato anche e soprattutto con coloro che vivono sul campo e tali problematiche  conoscono meglio di tutti, appare evidente.

Da tempo aspettiamo un segno di discontinuità con il passato, capace di produrre una nuova strategia, ottimizzare il prodotto ippico, i bilanci, e di proporre un’immagine globale del settore, non solo un elementare rapporto  spesa – introito. Quest’ultimo è l’unico risultato ottenuto sino ad oggi dall'Unire. Un Unire che ha sempre anteposto il dialogo con i concessionari alle scommesse a quello con gli operatori, dimenticando i suoi fini istituzionali.  La resa di una corsa non deve essere valutata solo fine a sé stessa, ma anche per l’indotto che consegue allo spettacolo ippico in termini di aumento di appassionati, di scommettitori, di proprietari, di allenatori, di guidatori, di allevatori e di posti di lavoro. L’opposto di come  intende l’ippica l’Unire, ottenendo i brillanti risultati ora sul tappeto

Le scriventi associazioni ribadiscono per l’ennesima volta la loro disponibilità ad un confronto costruttivo con l’UNIRE aperto ai contributi di tutti gli operatori ippici, onde raggiungere risultati tangibili e comunque avviare un  processo di rivitalizzazione, razionalizzazione, trasparenza, produttività del settore.

Pertanto in difetto di comunicazioni a breve saranno realizzate le più opportune azioni di protesta senza preavviso.

Federtrotto: Vittorio Venturi per il direttivo
Unagt: Presidente Esecutivo, Maurizio Mattii
Assogaloppo: Il Presidente, Fabio Carnevali
Ippica nuova: Il Presidente Roberto Morsiani
Upt Emilia Romagna: Il Presidente, Vittorio Sassatelli
Upt Veneto: Il Presidente, Alfonso Montagna
Upt Friuli: Il Presidente, Dario Edera
Urtuma: Il Presidente, Ermanno Mori Jr.

G.R.

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