Oggi CdA Unire (previsto prima per l’ 8, poi per l’11 e infine per il 18) e direttivo Unagt. Cesena montepremi a - 32% .
Alla preoccupazione (anche se l’approvazione alla Camera del recente emendamento sembra aprire uno spiraglio) per l’inefficienza, anzi inesistenza tecnica dell’Ente, della antitesi della trasparenza amministrativa, si aggiunge inquietudine per l’incapacità di funzionamento del CdA Unire, rimandato più volte, privo di attitudini ad assumere decisioni e quindi del potere decisionale e capace solo di rispondere a logiche clientelari . Come quelle che hanno portato alla formulazione della “ Relazione sulla situazione degli ippodromi italiani” redatta dal Segretario Generale. Inadeguata tecnicamente, in contrasto con la normativa vigente in materia e favorevole solo agli interessi dei concessionari alle scommesse.
Forse solo il frutto dei bagordi di una allegra notte tra amici il - 32% del montepremi ordinario dei primi due convegni di Cesena previsti in giugno. Il gatto e la volpe sono già al lavoro nel loro laboratorio sotterraneo per riformulare i conteggi, anche se i soliti maligni non lo confermano.
Sempre oggi, ma a Bologna si riunisce il direttivo Unagt per assumere le opportune iniziative per l’invarianza del montepremi (da ripartire in base a criteri tecnici e non in un’ottica clientelare come quella sin qui praticata con l’aiuto di un pallottoliere difettoso) del secondo semestre in vista del vertice con gli alleati programmato per fine settimana. Trasparenza amministrativa, recupero dei crediti, razionalizzazione dei costi di gestione e un tavolo di concertazione generale con tutti gli operatori del settore, onde evitare che siano prese in considerazione soluzioni quali quelle "minacciate" relative al calendario, agli orari delle corse, alla valutazione degli ippodromi, che non hanno nessun aggancio alla realtà gli altri temi.
G.R.
